Ultim’ora Codice della strada, niente revoca per chi va sbronzo: paghi 1400€ e sei libero di guidare

Patente (Pixabay) CataniaOggi

Esistono determinate condizioni per cui guidare un mezzo anche in stato di ebbrezza non porta al ritiro della patente. 

Guidare in stato di ebbrezza si verifica quando una persona si mette alla guida di un veicolo dopo aver assunto bevande alcoliche in quantità tale da alterare le proprie capacità psicofisiche. L’alcool, una volta assorbito nel flusso sanguigno, influenza negativamente il sistema nervoso centrale, compromettendo la lucidità mentale.

In Italia, la legge stabilisce precisi limiti al tasso alcolemico consentito per i conducenti. Il limite generale è fissato a 0.5 grammi di alcol per litro di sangue (g/l). Tuttavia, per alcune categorie di guidatori considerati più a rischio, come i neopatentati e i conducenti professionali, il limite è ancora più stringente, spesso azzerato o significativamente inferiore.

Guidare con un tasso alcolemico superiore ai limiti legali comporta gravi rischi per la sicurezza stradale. L’alcool rallenta i tempi di reazione, diminuisce la capacità di concentrazione, restringe il campo visivo e può indurre comportamenti imprudenti e aggressivi alla guida. Tutto ciò aumenta significativamente la probabilità di commettere errori, perdere il controllo del veicolo e causare incidenti stradali.

Oltre ai pericoli immediati legati alla guida, l’abuso di alcol e la conseguente guida in stato di ebbrezza rappresentano un problema sociale e sanitario di vasta portata. L’alcoolismo cronico può portare a gravi danni alla salute fisica e mentale, oltre a incidere negativamente sulle relazioni personali e professionali.

Sanzioni per guida in stato di ebbrezza

Guidare in stato di ebbrezza in Italia comporta gravi conseguenze legali, le cui sanzioni sono modulate in base al tasso alcolemico rilevato. Per un tasso tra 0.5 e 0.8 g/l si applica una sanzione amministrativa pecuniaria e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Superando gli 0.8 g/l si configura un reato penale, con ammende più elevate, l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.

Diverse circostanze possono aggravare le sanzioni. Ad esempio, commettere il fatto tra le ore 22 e le 7 del mattino comporta un aumento dell’ammenda. Se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le pene sono raddoppiate e, in caso di tasso alcolemico superiore a 1.5 g/l, può scattare la revoca della patente. La recidiva nel biennio, comporta sempre la revoca della patente e ulteriori sanzioni più severe.

Monopattino (Pexels) CataniaOggi

Sentenza della Cassazione

La Corte di Cassazione ha stabilito che la patente di guida non può essere revocata o sospesa a chi viene sorpreso a guidare un monopattino elettrico in stato di ebbrezza. Questa decisione ha accolto il ricorso di un uomo condannato dal tribunale di Milano per aver causato un incidente guidando un monopattino su strada pubblica con un tasso alcolemico elevato.

La Suprema Corte ha annullato la sentenza del tribunale limitatamente alla revoca della patente. Il ragionamento si basa sul fatto che il monopattino elettrico è un mezzo per la cui conduzione non è richiesto alcun tipo di patente. Pertanto, la sanzione accessoria della revoca della patente non può essere applicata in questo specifico contesto, pur rimanendo valide le altre sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza.