Agenzia delle Entrate, scatta la ‘prova contraria’ per tutti i contribuenti: se non sai rispondere a queste domande ti scuoiano

Agenzia delle Entrate (Focus) CataniaOggi
Nuovi controlli dell’Agenzia delle Entrate effettuati “al contrario”, bisogna sempre tenere sotto controllo i propri conti.
L’Agenzia delle Entrate è un’agenzia fiscale del governo italiano, dipendente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Istituita nel 1999 e operativa dal 2001, ha il compito di garantire l’adempimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini e delle imprese sul territorio nazionale.
Le sue funzioni principali spaziano dalla gestione e dall’accertamento dei tributi alla riscossione degli stessi e alla gestione del contenzioso tributario. L’Agenzia si occupa inoltre di fornire assistenza e informazioni ai contribuenti, predisponendo la modulistica necessaria e gestendo i servizi telematici per la presentazione delle dichiarazioni e i pagamenti.
Un ruolo cruciale dell’Agenzia è la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Attraverso attività di controllo, verifiche e accertamenti, mira a contrastare i comportamenti illeciti che sottraggono risorse importanti al bilancio dello Stato. In questo contesto, si avvale anche della collaborazione con la Guardia di Finanza per controlli più approfonditi.
Oltre alle attività di controllo, l’Agenzia delle Entrate gestisce anche i servizi catastali e di conservatoria dei registri immobiliari, fornendo informazioni e servizi relativi al patrimonio immobiliare. L’obiettivo generale è quello di semplificare i rapporti con i contribuenti, migliorare i servizi offerti e assicurare la massima equità fiscale nel Paese.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di effettuare controlli sui conti correnti delle persone per verificare la coerenza tra i redditi dichiarati e i movimenti bancari. Grazie all’Anagrafe Tributaria, l’Agenzia può accedere ai saldi, ai movimenti, agli investimenti e ad altre informazioni finanziarie relative ai contribuenti.
Questi controlli mirano a individuare possibili casi di evasione fiscale, analizzando operazioni sospette come bonifici frequenti a soggetti non familiari, prelievi o versamenti di contanti ingiustificati rispetto al reddito dichiarato. Le banche hanno l’obbligo di comunicare periodicamente all’Agenzia i dati relativi ai conti correnti, conservandoli per un periodo di tempo stabilito dalla legge.
I controlli “al contrario”
L’Agenzia delle Entrate può esaminare i conti correnti dei cittadini per accertare la regolarità delle dichiarazioni fiscali. L’analisi dei movimenti bancari può retroagire fino a cinque anni per dichiarazioni incomplete e fino a sette anni in caso di omissione della dichiarazione.
Anche la totale assenza di prelievi può destare sospetti, portando l’Amministrazione finanziaria a richiedere chiarimenti sulla situazione economica del contribuente. Ad esempio, un lavoratore dipendente che riceve lo stipendio tramite bonifico dovrebbe utilizzare metodi di pagamento tracciabili per le spese quotidiane; in caso contrario, il Fisco potrebbe presumere l’esistenza di redditi non dichiarati.