Agenzia delle Entrate, nuovo bonus sport da 210€: se hai un figlio puoi incassarlo anche tu | Ecco cosa scrivere in dichiarazione dei redditi

Bonus sport - (cataniaoggi.it-pexels)

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Un aiuto concreto che contribuisce alle spese delle famiglie con figli minori e al loro benessere psico-fisico

Con l’avvicinarsi del periodo della dichiarazione dei redditi, torna l’attenzione su tutte quelle voci che consentono ai contribuenti di ottenere sgravi fiscali. Tra queste rientrano le spese sportive sostenute per i figli, che anche nel 2025 potranno essere detratte nel modello 730, a patto che vengano rispettate alcune condizioni ben precise. La normativa vigente conferma la possibilità di ottenere un beneficio fiscale del 19% su determinati importi spesi per l’attività fisica dei minori.

La detrazione per le spese sportive è destinata ai genitori che sostengono costi per l’iscrizione dei propri figli, fiscalmente a carico, a corsi o strutture sportive. È necessario che i ragazzi abbiano un’età compresa tra i 5 e i 18 anni, indipendentemente dal fatto che si tratti di figli naturali, adottivi o di altri familiari conviventi rientranti nella stessa fascia d’età. Il limite massimo di spesa detraibile è pari a 210 euro per ciascun figlio, con un recupero effettivo in dichiarazione pari a 39,90 euro.

Le attività ammesse alla detrazione fiscale sono esclusivamente quelle di tipo non agonistico e svolte in contesti riconosciuti come idonei. La normativa include iscrizioni a palestre, piscine, associazioni sportive dilettantistiche e centri sportivi che promuovono attività ricreative e formative. Non è necessario che si tratti di discipline specifiche: ciò che conta è che l’attività sia rivolta ai minori e venga praticata in ambienti strutturati e conformi.

Per avere diritto alla detrazione, il pagamento delle spese deve avvenire in modo tracciabile. Sono ammessi bonifici bancari e postali, carte di credito o debito, carte prepagate e assegni bancari o circolari. I pagamenti in contanti non sono validi ai fini fiscali. Questo requisito è stato introdotto per contrastare l’evasione e garantire la trasparenza delle transazioni, rendendo fondamentale conservare tutte le prove di pagamento.

Documentazione da presentare per ottenere la detrazione

Oltre al pagamento tracciabile, è fondamentale presentare documentazione idonea al CAF o al commercialista. I documenti devono riportare chiaramente i dati dell’impianto sportivo, inclusi codice fiscale e sede, l’attività svolta, la causale del pagamento, l’importo, i dati del beneficiario dell’attività e del soggetto pagante. Senza queste informazioni, la spesa non può essere considerata valida ai fini della detrazione.

Nel caso in cui entrambi i genitori contribuiscano al pagamento delle attività sportive del figlio, l’importo massimo detraibile resta comunque 210 euro. Tuttavia, la spesa può essere suddivisa in base alla quota effettivamente sostenuta da ciascun genitore. È importante, in fase di dichiarazione, indicare correttamente questa suddivisione per evitare errori o contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Limiti di reddito e riduzione progressiva della detrazione

La detrazione del 19% è riconosciuta per intero solo ai contribuenti con un reddito complessivo non superiore a 120.000 euro. Al di sopra di tale soglia, il beneficio si riduce progressivamente fino ad annullarsi completamente al raggiungimento dei 240.000 euro. Le nuove normative introdotte nel 2025 prevedono inoltre soglie aggiuntive legate alla composizione del nucleo familiare per chi supera i 75.000 euro di reddito, rendendo necessaria un’attenta valutazione del proprio profilo fiscale.

Nonostante la diffusione delle pratiche sportive anche tra gli adulti, resta esclusa la possibilità di portare in detrazione le relative spese. Anche qualora l’attività fisica venga svolta per motivi di salute o sia consigliata da un medico, non è considerata detraibile. L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che la normativa non prevede eccezioni nemmeno in presenza di prescrizioni sanitarie, limitando il beneficio esclusivamente alle attività rivolte ai minori.