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Iva - (cataniaoggi.it-pexels)
Cosa sono le fatture cointestate e perché convengono, in molti non lo sanno ma si può godere di agevolazioni
Le fatture cointestate rappresentano un’eccezione nell’ambito della fatturazione elettronica italiana, con una funzione molto specifica: consentire l’accesso a detrazioni fiscali e agevolazioni quando la spesa è sostenuta da più soggetti privati. Sebbene non siano ammesse nei rapporti commerciali tra titolari di Partita IVA, esse trovano applicazione in ambito B2C, ovvero nei rapporti tra imprese o professionisti e consumatori finali. La possibilità di indicare più intestatari permette, in determinati casi, di rispettare i requisiti imposti dalla normativa fiscale per fruire dei vantaggi fiscali.
In molte situazioni, l’emissione di una fattura a più nominativi non è obbligatoria, ma diventa necessaria quando più soggetti partecipano alla spesa e intendono beneficiare delle detrazioni fiscali. Questo accade, ad esempio, nelle spese sanitarie sostenute congiuntamente da due genitori per un figlio, oppure nei casi in cui due comproprietari effettuano lavori su un immobile condiviso. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, per accedere ai benefici, è fondamentale che i soggetti coinvolti e le rispettive quote siano chiaramente riportati nel documento.
Una fattura si definisce cointestata quando riporta l’erogazione di un servizio o la cessione di un bene nei confronti di più persone fisiche. Si tratta di una modalità utilizzata prevalentemente in contesti di pagamento condiviso, come può accadere nell’acquisto di beni, nelle prestazioni legali o notarili richieste congiuntamente, o ancora nelle spese scolastiche o sanitarie di figli a carico. In questi casi, la corretta compilazione del documento è cruciale per permettere a ciascun contribuente di far valere i propri diritti fiscali.
La normativa prevede che il diritto alla detrazione spetti al soggetto al quale è intestata la fattura. Tuttavia, vi sono eccezioni in cui è necessario indicare chi abbia effettivamente beneficiato della prestazione, anche se non ha sostenuto materialmente la spesa. È il caso, ad esempio, delle agevolazioni legate alla Legge 104, dove il diritto compete al disabile o al familiare che lo ha fiscalmente a carico. In alcune ipotesi, per accedere a benefici come l’IVA agevolata al 4% per i disabili, è essenziale che risulti con chiarezza chi abbia effettivamente usufruito della prestazione, anche quando non è lei/lui ad averla pagata.
Il ruolo della fattura nei lavori su immobili in comproprietà
Nel caso di interventi edilizi su immobili in comproprietà, come può accadere tra coniugi o tra eredi, la gestione corretta della fattura è cruciale. Anche se la fattura viene intestata a un solo soggetto, è sufficiente che sia specificata la partecipazione dell’altro comproprietario con la relativa percentuale di spesa. Questo consente a entrambi di accedere alla detrazione Irpef prevista per le ristrutturazioni edilizie, purché i pagamenti siano tracciabili e coerenti con le quote indicate.
Nella fatturazione elettronica, il sistema permette l’indicazione di un solo soggetto nella sezione anagrafica principale. Tuttavia, è possibile inserire i dati degli altri co-beneficiari nei campi di testo libero come “Causale” o “Altri dati gestionali”. La Risoluzione n. 87/E del 2017 conferma che, se l’identità degli ulteriori soggetti e le rispettive quote sono chiaramente espresse, la fattura è valida ai fini fiscali. Questa modalità consente un utilizzo esteso del documento, pur nel rispetto delle specifiche tecniche del sistema SDI.
Fatture cointestate in ambito scolastico, sportivo e sanitario
Sono numerose le situazioni in cui l’indicazione di più soggetti in fattura si rivela decisiva. Tra queste, le spese per l’istruzione scolastica e universitaria, i canoni di locazione per studenti fuori sede, i trasporti pubblici, e le attività sportive per minori. In tutte queste ipotesi, la corretta intestazione e la ripartizione delle quote permettono di rispettare i requisiti imposti dalla normativa per fruire della detrazione del 19%.
La fattura cointestata, pur essendo un’eccezione nella pratica fiscale ordinaria, rappresenta uno strumento fondamentale per garantire trasparenza nelle spese condivise e accesso paritario ai benefici fiscali. Per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, è necessario rispettare le istruzioni operative e indicare con precisione i dati dei soggetti coinvolti. In un contesto fiscale sempre più digitale e tracciabile, la corretta gestione di questi documenti rappresenta un’importante garanzia per il contribuente.