Ministero del lavoro, Duringon blocca l’età pensionabile: ci andremo tutti vecchi decrepiti alla soglia del “cappotto”
Pensione (Pexels) CataniaOggi
Novità importanti nei prossimi giorni sulle pensioni e sull’età pensionabile. Tutto quello che c’è da sapere.
Il sistema pensionistico italiano si basa su un modello a ripartizione, dove i contributi versati dagli attuali lavoratori vengono utilizzati per finanziare le pensioni correnti. L’accesso alla pensione di vecchiaia è generalmente subordinato al raggiungimento di un’età anagrafica stabilita dalla legge e al possesso di un determinato numero di anni di contributi versati durante la vita lavorativa.
Esistono diverse tipologie di pensioni, tra cui la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata. La pensione di vecchiaia, nel 2025, si ottiene con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata, permette di uscire dal mondo del lavoro in anticipo rispetto all’età di vecchiaia, ma richiede un numero maggiore di anni di contributi.
Il calcolo dell’importo della pensione può avvenire secondo tre sistemi: retributivo, contributivo o misto. Il sistema retributivo si basa sulla media degli ultimi stipendi percepiti, mentre il sistema contributivo è legato all’ammontare dei contributi versati durante l’intera carriera lavorativa, rivalutati nel tempo.
Negli anni, il sistema pensionistico italiano ha subito diverse riforme volte a garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, in considerazione dell’aumento dell’aspettativa di vita e delle dinamiche demografiche. Queste riforme hanno gradualmente innalzato l’età pensionabile e modificato i criteri di calcolo delle prestazioni.
Il periodo Quota 100
Quota 100 è stata una misura di pensionamento anticipato introdotta in Italia che permetteva di accedere alla pensione al raggiungimento di una somma pari ad almeno 100 tra età anagrafica e anni di contributi versati. Ad esempio, si poteva andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi.
Questa misura, introdotta in via sperimentale, è rimasta in vigore per un triennio, precisamente dal 2019 al 31 dicembre 2021. Al termine di questo periodo, Quota 100 non è stata rinnovata ed è stata sostituita da altre forme di pensionamento anticipato con requisiti diversi.
Novità sull’età pensionabile
Il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha annunciato l’imminente “Decreto Primo Maggio 2025”, un provvedimento volto principalmente a scongiurare l’aumento dell’età pensionabile previsto a seguito degli aggiornamenti ISTAT sull’aspettativa di vita. Senza questo intervento governativo, dal 2027 l’età per la pensione di vecchiaia potrebbe salire a 67 anni e 3 mesi.
Il decreto, attualmente in fase di elaborazione, dovrebbe contenere il blocco di questo incremento automatico per il 2027, con uno stanziamento di circa 200 milioni di euro. Inoltre, si prevede l’introduzione di incentivi mirati al rinnovo dei contratti di lavoro e alla promozione della contrattazione di secondo livello, con l’obiettivo di diffondere premi di produttività, welfare aziendale e orari flessibili per migliorare le condizioni dei lavoratori.