Dichiarazione dei redditi, la furbata di pochi la paghiamo tutti: ecco come la scampa chi non dichiara | Per legge non è punibile

Computer (Pixabay) CataniaOggi

Purtroppo a causa di tanti furbetti chi invece rispetta le regole è costretto a sobbarcarsi costi maggiorati. Cosa sta succedendo. 

La dichiarazione dei redditi è un documento fondamentale attraverso il quale ogni contribuente italiano comunica al Fisco i propri redditi percepiti durante un determinato periodo d’imposta, che generalmente coincide con l’anno solare. Questo adempimento è obbligatorio per la maggior parte dei cittadini e delle imprese e serve a determinare l’ammontare delle imposte dovute allo Stato.

La dichiarazione dei redditi riporta diverse tipologie di reddito, come quelli da lavoro dipendente o autonomo, da pensione, da fabbricati (ad esempio, affitti), da capitale (interessi bancari, dividendi) e altri ancora. Vengono inoltre indicate le eventuali spese sostenute che possono essere portate in detrazione o in deduzione, riducendo così l’imponibile su cui calcolare le imposte.

Esistono diversi modelli di dichiarazione, tra cui il Modello 730, semplificato e destinato principalmente ai lavoratori dipendenti e pensionati, e il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico), più complesso e utilizzato da lavoratori autonomi, professionisti e titolari di altri tipi di reddito.

La presentazione della dichiarazione dei redditi deve avvenire entro scadenze precise, che vengono comunicate annualmente dall’Agenzia delle Entrate. È possibile presentare la dichiarazione in autonomia tramite i servizi online dell’Agenzia, oppure avvalendosi dell’assistenza di intermediari abilitati come commercialisti, consulenti fiscali o CAF.

L’evasione fiscale

L’evasione fiscale legata alla dichiarazione dei redditi si verifica quando un contribuente, intenzionalmente, omette di dichiarare al Fisco una parte o la totalità dei propri redditi percepiti durante l’anno. Questo può avvenire in diverse forme, come la mancata indicazione di compensi ricevuti per prestazioni lavorative, l’occultamento di profitti derivanti da attività imprenditoriali o professionali, o la non dichiarazione di redditi da affitti o investimenti finanziari.

Un’altra forma di evasione si manifesta attraverso la dichiarazione di spese inesistenti o superiori a quelle realmente sostenute, al fine di ridurre l’ammontare delle imposte da pagare. Questo può includere la falsificazione di documenti giustificativi per detrazioni fiscali non spettanti. L’evasione fiscale, in tutte le sue forme, rappresenta una violazione degli obblighi tributari e comporta un danno per l’intera collettività.

Soldi (Pexels) CataniaOggi

Prescrizione per omessa dichiarazione

Il reato di omessa dichiarazione dei redditi si estingue per prescrizione dopo otto anni dalla sua commissione, ovvero dal momento in cui sono trascorsi 90 giorni dal termine ultimo per la presentazione. Tuttavia, se intervengono atti interruttivi, il termine di prescrizione si allunga a dieci anni.

Il mancato invio della dichiarazione entro i tempi previsti fa scattare il reato, che si prescrive in un periodo variabile tra otto e dieci anni a seconda se vi siano stati o meno atti che abbiano interrotto il corso della prescrizione.