Cateno De Luca e l’incontro con Schifani, “Pronto per la squadra di governo ma dopo le elezioni”

Pronto per far parte della prossima squadra di governo, Quale sarà il ruolo non è importante ma sarà al governo. Solo, però, dopo essere passato da nuove elezioni. Fino al 2027, invece opposizione dialogante, costruttiva, pronta a presentare idee e suggerimenti senza chiedere poltrone. E’ la metamorfosi politica di Cateno De Luca. Il grande urlatore della politica siciliana, l’oppositore di tutto e tutti, è cambiato. L’ex sindaco di Messina adesso prepara la sua corsa al governo, non fa un mistero di avere come obiettivo quello di fare, prima o poi, il Presidente della Regione, e pur restando all’opposizione, sceglie la via della collaborazione dopo un incontro con Schifani organizzato dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. La metamorfosi che ha portato a qualche addio, però, sostiene De Luca, non si tratta di fame di poltrone. Cosa succede lo “Scateno” regionale lo ha spiegato ospite di TalkSicilia negli studi di BlogSicilia. Il tutto mentre a Messina arriva il Presidente della Regione Renato Schifani giunto nella città dello Stretto per chiudere i lavori dell’iniziativa “65% e oltre. Gestione dei rifiuti in Sicilia: le sfide regionali, il modello Messina e gli obiettivi futuri” nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, sede del Comune.

Schifani, a fine mattina , negli uffici della Prefettura, accompagnato dai dirigenti generali dei dipartimenti regionali della Programmazione, Vincenzo Falgares, ha incontrato i sindaci dei Comuni aggregati nell’Area urbana funzionale (Fua) di Messina per fare il punto sugli interventi da attuare con le risorse del Pr Fesr 2021-2027. Tutti temi importanti per Messina e cari a “Scateno” come al suo successore, pur sempre uomo suo, il sindaco Basile. “È una cosa molto semplice. Ho scelto di impiegare il tempo nel modo più produttivo possibile. E questo ritornando alle mie origini. Io sono stato sempre un creativo. D’altronde sia la mia storia professionale che quella politica e anche istituzionale e contrassegnata da questo stile di vita. D’altronde se sono arrivato al quinto palazzo municipale che sto amministrando (Taormina ndr) e perché porto avanti anche quello che è il metodo di cinque anni ovvero arrivo, sistemo i disastri ereditati e poi passo il testimone. Questa metamorfosi è un elemento sul quale io invito ovviamente tutti quanti a riflettere perché significa un cambiamento d’approccio ma non una modifica della propria identità. Calato nel quadro politico significa è Cateno De Luca che è stato designato alle elezioni di settembre 2022 all’opposizione pur se con un risultato inaspettato, quasi il 26% ottenuto con un progetto civico, e rimane in quella posizione ma si approccia con chi è stato invece chiamato ad amministrare ad a governare la Sicilia con un metodo di costruzione cioè utilizzare il proprio tempo all’interno del Parlamento non per ostacolare chi è stato chiamato a governare ma possibilmente per suggerire e costruire dei percorsi che spesso a chi governa sfuggono. D’altronde la mia esperienza di territorio si può tranquillamente abbinare a quella che è una storia politica”.

Ma Schifani non era tutto ciò che in campagna elettorale aborriva?

“Il presidente Schifani è stato, come tutti sappiamo, la seconda carica dello Stato. Ha ovviamente un’esperienza politica e delle relazioni che per la situazione della Sicilia diventano indispensabili se calibrate però con quelle che sono le sensibilità e le dinamiche del territorio che ha un uomo della sua esperienza. In tutto questo il tema del non essere di parte diventa fondamentale a differenza di ciò che accade in altri partiti, dove lo scenario è anche quello di uno spettacolo, spesso non edificante per la conquista della poltrona all’interno dello stesso partito porta a faide particolari. Io anche in questo caso ho dimostrato che fare il passo di lato e passare il testimone a una classe dirigente che è nata in questi tre anni, perché Sud chiama Nord è stato fondato a giugno 2022, lascio quindi questo ruolo e voglio andare oltre e andare oltre significa dialogare a 360 gradi all’insegna di quella che sono azioni, i fatti, i suggerimenti che si possono offrire”.

Questo atteggiamento pacato non convince, sembra cozzare con Cateno che conosciamo

“Io ho perso dodici chili in questi sei mesi e mi sono tolto un poco di scorie. Ho lavorato su me stesso. Quando un uomo ha la capacità di guardarsi allo specchio e anche riuscire a comprendere quali sono gli aspetti che magari vanno modificati questa si chiama autocritica. Si tratta, anche da questo punto di vista, di una presa di coscienza: in base all’obiettivo che hai devi avere la capacità di modificare alcuni tuoi comportamenti. Io non ho difficoltà a dirlo è un lavoro che ho fatto su me stesso e che mi porta oggi a guardare in modo diverso complessivamente”.

Cateno De Luca Presidente della Regione
“Il mio sogno politico è fare il presidente della Regione Siciliana. Non lo nascondo come non l’ho mai nascosto. Nell’attesa oggi voglio essere comunque utile a questa terra. D’altronde abbiamo storie belle di personaggi che da 30 o 40 anni stanno nei parlamenti, sia siciliano che nazionale, sempre all’opposizione e vogliono rimanere all’opposizione perché questo è comodo, questo non comporta rischi e significa stare sempre nello stato di famiglia dei siciliani e delle siciliane senza faticare”.

“Ebbene, io sono un amministratore, sono un sindaco, io sono una persona che invece ci mette la faccia e vuole costruire, che può lasciare una testimonianza concreta della propria azione politica. Ecco anche la grande differenza sul come si utilizza il tempo. Spesso si inventano nuovi contenitori perché c’è la necessità di fare il capetto e spesso questa purtroppo esigenza nasce da un fatto, dall’incompetenza, dall’incapacità e soprattutto anche dalla non autorevolezza di sapersi confrontare in contesti più ampi e quindi riuscire a far passare la propria idea”.

Detta così sembra un attacco a Ismaele La Vardera che è andato via sbattendo la porta

“No, la storia è costellata di questi personaggi. Anch’io sono stato un personaggio che già nel 2007, il 31 marzo 2007, ha fondato Sicilia Vera. Con una piccola differenza però: che io già in a 35 anni avevo 15 anni di amministrazione locale alle spalle, ero sindaco, ero deputato eletto con i miei voti e avevo allora già 30 sindaci che mi seguivano”.

Quanto resiste De Luca calmo?
Secondo Lavardera, però, non dura questa calma serafica

“La sua opinione la rispetto come d’altronde io ho rispettato la sua decisione. Il giorno di San Valentino, al mattino, gli ho mandato anche un messaggio di auguri (La Vardera inaugurava il suo movimento politico). Ovviamente Ismaele, come gli ho scritto nel messaggio, ancora non ha la maturità, l’esperienza per poter esprimere giudizi così netti. Il tempo è galantuomo per tutti e credo anche per lui”.

De Luca candidato nel centrodestra
Alla luce di tutto ciò sembra chiamo che vedremo cateno de Luca candidato nel centrodestra

“No, sto lavorando affinché il centrodestra possa mettere in atto le mie idee e miei progetti che fanno parte del mio programma. L’incontro del 30 ottobre scorso con il presidente Schifani è stato rilevante. Ci siamo per la prima volta messi uno di fronte all’altro, ci siamo guardati negli occhi.

E’ stato il presidente del Parlamento siciliano, Gaetano Galvagno a organizzare e preparare l’incontro. Sono emersi degli aspetti che poi abbiamo messo in pratica. Un uomo che alza il telefono e riesce a parlare con tutti i vertici dello Stato, cosa che io non sono in grado di fare perché non ho l’esperienza ne le relazioni perché sono un lupo solitario, è importante per questa terra.

Io, per parte mia ho acquisito una esperienza e una competenza sul territorio che metto a disposizione e che Schifani con la sua storia autorevolezza può tradurre in termini di provvedimenti innovativi. Mi permetto di dire interventi rivoluzionari e questo abbiamo già fatto durante il percorso della legge di stabilità”.

E quindi? Cominciamo con le non risposte? Candidato o no nel 2027?

“Tra due anni e mezzo il tema non riguarderà Cateno De Luca e basta. Riguarderà le faide all’interno del centrodestra, riguarderà anche l’eventuale capacità di un centrosinistra di esprimersi liberamente liberandosi dalla sindrome dell’opposizione a vita. Perché il tema è anche questo e l’ho lanciato in termini chiari e definitivi con Sud Chiama Nord”.

Cinquestelle e Pd inaffidabili
2Attendo ancora la risposta da parte del centrosinistra che mostri di voler fare realmente elezioni primarie allargate ma farle subito ed evitare quella che è anche la “sindrome del bollino Ciquita” che è ciò che poi ha colpito le primarie di CinqueStelle e PD a giugno 2022 quando è arrivata una telefonata dal buon Conte ai responsabili regionali di Cinquestelle con un diktat ‘andare da soli alle politiche perché si prende qualche punto in più’ e questo ha causato la morte del patto, del percorso che era stato individuato con Caterina Chinnici candidato presidente. La coalizione è andata a ramengo. Ora quando certi personaggi si permettono di parlare di affidabilità…questi sono ovviamente ambienti, sia di Cinquestelle che di PD, che non voglio frequentare”.

“I miei amici devono prima di tutto spiegare il perché hanno buttato alle ortiche un’operazione di così vasto coinvolgimento solo per sottostare agli ordini romani. Fino a quando in Sicilia ci sono questi soggetti, questo tipologie di interlocutori, è difficile anche immaginare una credibile alternativa perché qua non basta mettere assieme uomini e donne se tu non sei credibile agli occhi del popolo siciliano perché ti sei dimostrato inaffidabile”.

Cateno De Luca in giunta o no?
“Cateno De Luca non entra in giunta, non chiede i posti di sottogoverno e Sud chiama Nord, è all’opposizione e all’opposizione rimane”.

“Lo voglio ribadire perché alcune sfumature già sono cominciate ad arrivare ed ovviamente il fatto di voler essere propositivo nei confronti della Sicilia e dei siciliani attraverso chi in questo momento governa, non significa che bisogna entrare organicamente all’interno di una maggioranza. Io ho sempre dimostrato che le poltrone le creo e le passo, quindi non sono una persona invadente. Rispetterò coerentemente il mandato che mi è stato conferito dagli elettori. Ovviamente voglio creare le condizioni per amministrare, io voglio incidere concretamente sulla mia terra. Non sono abituato a stare all’opposizione, ad abbaiare per quarant’anni, ma per fare questo si passa attraverso le forche caudine delle votazioni. Perché, dico sempre, io sono stato sempre legittimato attraverso il voto popolare, sia come sindaco sia come parlamentare e quindi qualunque modifica della mia visione politica passa attraverso in ogni caso una legittimazione popolare”.

La stoccata a La Vardera
“Ecco questo forse è sfuggito al mio amico Ismaele la Vardera e questo probabilmente è dovuto alla sua inesperienza. Ma piano piano probabilmente anche lui avrà modo di capire.

Cateno assessore al prossimo giro
Ma dopo le elezioni, allora, il posto in giunta se lo aspetta

“La risposta è che sicuramente Cateno De Luca farà parte della prossima squadra di governo. Il ruolo? Non ha importanza. Credo di meritare, per quella che è la mia storia politica e soprattutto la competenza che rappresento, di poter incidere concretamente. Cambiare questa terra è quello che voglio fare. Sarà la prossima volta da Presidente o sarà la volta successiva ancora. L’importante intanto è esserci e con grande umiltà e determinazione, riuscire comunque a incidere nel cambiamento concreto della nostra amata Sicilia”.