Finanziaria entro sabato, nessun rischio di esercizio provvisorio

La finanziaria si farà entro l’anno, Non c’è un rischio di esercizio provvisorio La maggioranza è pronta a ricompattarsi e già domani, alla ripresa dei lavori, lo si vedrà chiaramente. ne sono convinti soprattutto dalla Lega. Proprio alla Lega tocca il compito di spegnere i bollori dell’opposizione e gli allarmi.

“Non c’è nessuna frattura nella maggioranza sulla legge di Stabilità regionale. E del resto l’emendamento su cui la coalizione è andata sotto non è di straordinaria importanza, anzi possiamo dire che se sulle iniziative promosse in campo sociale la relazione nella commissione di merito può essere anche qualcosa di utile”. A dirlo è il capogruppo leghista Salvo Geraci, l’unico della maggioranza a parlare per via ufficiale in queste ore.

Accordo anche sul maxi emendamento
“Come Lega eravamo d’accordo di andare avanti anche lunedì sera ad oltranza sino al voto finale e lo abbiamo manifestato anche al presidente Galvagno (il riferimento è alla sospensione d’aula prima e al rinvio poi, a notte fonda ndr). Sono, però, convinto che entro il 28 dicembre (dopo la ripresa di domani venerdì 27 ndr) approveremo definitivamente l’intera manovra e che si troverà un accordo complessivo anche sulle norme del maxi emendamento”.

Qualcosa è già stato approvato
Intanto ci sono norme già approvate che anche dall’opposizione si considerano importati e che andrebbero vanificate (o ritarderebbero in modo consistente) in caso di stop.

Fra queste c’è una norma definita di fondamentale importanza per affrontare il problema della fuga dei medici dal sistema sanitario pubblico verso il privato.

La norma garantisce un incentivo annuale di 18 mila euro ai medici di pronto soccorso, aree di emergenza e ospedali in zone disagiate o con carenza di organico.

“Pur non essendo al governo regionale – dichiara il senatore Pietro Lorefice – continuiamo a lavorare con determinazione per incidere positivamente sulla Legge di Bilancio 2024, e questo risultato lo dimostra. Abbiamo contribuito a integrare questa norma con quella governativa, con l’obiettivo di frenare l’emorragia di medici verso il settore privato.”

Il senatore sottolinea come già nella precedente finanziaria il gruppo M5S all’Ars avesse avanzato una proposta analoga, consapevole dell’urgenza di intervenire in un settore cruciale della sanità pubblica. “La situazione è critica – prosegue Lorefice – anche a causa del crescente ruolo delle cooperative e dei medici a gettone, che stanno aggravando la fuga dei professionisti dal pubblico. Serve un piano strutturale per arginare questa tendenza.”

Tuttavia le risorse sono insufficiente: si tratta di soli 10 milioni stanziati ma per applicare la disposizione servirà al meno il doppio. fondi che bisognerà trovare continuando nell’analisi del documento economico finanziario.