Finanziaria regionale, caos emendamenti: scontro su fondi e nuova Agenzia per gli investimenti
La legge di stabilità regionale entra oggi a Sala d’Ercole tra forti polemiche e oltre mille emendamenti depositati. A tenere banco è l’articolo 1 che prevede la creazione dell’Agenzia per gli investimenti, fortemente voluta dal governo e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. Un ente il cui scopo non è ancora chiaro, secondo l’opposizione, ma che di certo avrà un costo di 1,5 milioni di euro l’anno. Critico il capogruppo del Pd Michele Catanzaro, che parla di «aria fritta», mentre per il Cinquestelle Luigi Sunseri si tratta dell’«ennesimo carrozzone».
Un altro tema caldo riguarda le cosiddette “riserve”, somme prelevate dal fondo per gli enti locali e destinate a specifici Comuni per progetti particolari. Anche qui non mancano le polemiche: Sunseri denuncia lo spreco di risorse in iniziative come il premio “Borgo dei borghi” o la valorizzazione di simboli locali. Ma il nodo più discusso resta lo stanziamento di 3,5 milioni destinato all’assessorato al Turismo per “iniziative di alto valore turistico-promozionale” e altri 4 milioni per “incrementare il movimento turistico”. Una spesa che, soprattutto dopo gli ultimi scandali, ha sollevato critiche anche all’interno della maggioranza.
Mentre il Pd e il deputato Ismaele La Vardera si smarcano, annunciando di voler presentare solo emendamenti firmati, la possibilità di un maxiemendamento con proposte “territoriali” agita l’aula. Sunseri chiede tempi chiari e trasparenza: «Servono almeno 24 ore per studiare il contenuto e capire chi ha voluto certe norme».
Dai lavori emergono oltre mille emendamenti totali: 650 modifiche al testo base e 350 aggiuntivi. L’orientamento attuale è di rinviare gli emendamenti aggiuntivi a un disegno di legge stralcio successivo alla finanziaria, salvo un accordo politico che coinvolga anche le opposizioni. Tuttavia, il problema principale resta la carenza di fondi: gli emendamenti aggiuntivi superano il budget a disposizione per oltre 80 milioni di euro.
Nei corridoi, intanto, cresce la preoccupazione. Fonti del centrodestra fanno sapere che per soddisfare le richieste dei deputati serviranno almeno 200 milioni di euro, una cifra che appare al momento difficile da reperire. Negli uffici dell’assessorato all’Economia si continua a lavorare per trovare risorse aggiuntive, ma la strada verso l’approvazione definitiva della manovra appare ancora lunga e piena di ostacoli.