La Finanziaria e il valzer delle ipocrisie, scontro Lega Pd sul maxi emendamento
E’ tempo di finanziaria per il Parlamento regionale ma nonostante la norma non sia ancora incardinata in aula e le indiscrezioni di palazzo abbiano già fatto emergere la possibilità dun un doppio maxi emendamento, iniziano le schermaglie a distanza fra i gruppi. L’intenzione della maggioranza è quella di arrivare ad approvazione entro il 21 dicembre quindi c’è solo la prossima settimana per i lavori d’aula. Ma se è vero, come è vero, che c’è già un accordo di massima sulle proposte da inserire negli ultimi due articoli omnibus della finanziaria e sul voto rapido, questo accordo imbarazza pezzi dell’opposizione.
La fiera dell’ipocrisia e il percorso della legge
A far scattare la fiera dell’ipocrisia è una dichiarazione di Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana “La legge di stabilità regionale è su un percorso certo, i tempi sono stati rispettati e contiamo di approvarla entro domenica 22 dicembre. Il confronto con le opposizioni certamente non mancherà perché c’è la volontà ferma di evitare l’esercizio provvisorio. Del resto il presidente Schifani per primo, forte della sua esperienza istituzionale e parlamentare, ha aperto anche ai suggerimenti che verranno dai gruppi parlamentari al di fuori del perimetro della coalizione di maggioranza. Per questa ragione non ci sarà un maxi emendamento del governo in senso stretto, in quanto sarà il frutto della concertazione obbligatoria per chiudere i documenti di bilancio e la legge di stabilità entro i tempi previsti”.
Il Pd “emendamenti in aula”
“La finanziaria non ha ancora iniziato l’esame dell’aula, non c’è ancora stata la discussione generale, eppure l’onorevole Geraci parla già di un maxiemendamento. E tenta anche di tirare in mezzo l’opposizione, probabilmente per distogliere l’attenzione da questioni interne alla maggioranza, o al gruppo della Lega” si legge in una nota dell’Ufficio stampa del Pd non attribuibile, però, ad alcun deputato.
“Ad ogni modo il gruppo Pd presenterà i propri emendamenti in Aula come ha già fatto in commissione, se l’onorevole Geraci sta seguendo percorsi differenti eviti di parlare di altri gruppi parlamentari”. Una affermazione che tende a spegnere la polemica che serpeggia sotto il loggiato del piano parlamentare dove si vocifera che invece le proposte più rilevanti siano già blindate nel maxiemendamento e che sia quella la base dell’accordo d’aula per un percorso celere.
Geraci scopre le carte “Maxiemendamento appannaggio Pd”
Ma il capogruppo leghista non ci sta “Gli amici del gruppo del Pd all’Ars, solitamente i più simpatici, ogni tanto pensano di venire da Marte e si scandalizzano di ciò che conoscono molto bene. Di finanziarie ne hanno fatte tante anche con i loro governi, che però non hanno portato a grossi risultati per la Sicilia. Se il problema è il maxi emendamento, chiedo venia, anche perché so che il copyright è appannaggio loro” afferma Salvo Geraci, ribadendo come scontato il fatto che il maxi emendamento non solo c’è ma contiene pezzi di proposte targate proprio Pd.