La giornata dedicata alle esequie di Papa Francesco si è aperta con un gesto carico di simbolismo: una volta giunto a Santa Maria Maggiore, il feretro è stato inclinato in avanti, davanti all’icona della Salus Populi Romani, come un ultimo saluto della Chiesa alla Vergine cara ai romani. Quel gesto, consuetudine prima di ogni viaggio apostolico, ha suggellato il legame profondo tra Bergoglio e Maria e ha chiuso un percorso di sei chilometri lungo il quale 400mila fedeli – circa 200mila attorno a Piazza San Pietro e altri 150mila lungo via della Conciliazione – hanno reso omaggio al Pontefice.
All’ultimo saluto hanno partecipato capi di Stato e di governo, sovrani, leader politici e persone comuni, dagli anziani curiosi ai giovani del Giubileo, dalla cugina suor Ana Rosa Sivori giunta dalla Thailandia agli amici di Buenos Aires. Attorno alla semplice bara in legno, decorata solo da una croce bianca e dallo stemma episcopale, si respirava l’eco delle sue parole «todos, todos, todos», il richiamo a una Chiesa sempre aperta e inclusiva.
Durante la liturgia il cardinale Giovanni Battista Re ha ricordato il “Papa della pace” sottolineando come Francesco abbia costantemente innalzato la sua voce contro le guerre, definendole «una dolorosa e tragica sconfitta per l’umanità». All’interno della basilica, in un momento emblematico, si sono incrociati Donald Trump e Volodymyr Zelensky, testimoni della capacità della figura di Bergoglio di riunire anche gli avversari più ostinati.
Ma lo sguardo si è rivolto anche allo schermo: per la prima volta nella storia un funerale papale ha fatto registrare oltre sette milioni di interazioni sui social in 12 ore. Le dirette di Bbc, Sky, Al Jazeera e dei maggiori network internazionali hanno permesso a fedeli di ogni continente – dalle Filippine all’Africa, dagli Stati Uniti all’America Latina – di seguire ogni istante della cerimonia. Nei giorni precedenti quotidiani e testate online hanno indicato orari, canali e istruzioni per non perdersi nemmeno un momento.
Al termine della celebrazione il feretro è ripartito sulla papamobile, proprio quella usata da Francesco per salutare le folle, sorseggiare il mate e benedire i bambini in ciascuno dei suoi 47 viaggi apostolici. A Santa Maria Maggiore un piccolo gruppo di amici – senzatetto, migranti e disoccupati che avevano potuto contare sulla sua vicinanza – ha atteso l’arrivo con una rosa bianca in mano, offrendo l’ultimo commosso gesto di gratitudine.
Da oggi la basilica rimarrà aperta perché chiunque voglia pregare davanti alla tomba di Francesco possa trovare conforto. Intanto, già da domani, inizieranno le riunioni pre-conclave per delineare il futuro della Chiesa e individuare il successore di colui che fino a ieri era il Vescovo di Roma.