Apertura

Nuovi malumori tra le fila della maggioranza per le variazioni di bilancio da 330 milioni

La maggioranza non ha ancora archiviato i dissidi sul ddl degli enti locali che già emergono nuove fratture, questa volta sulle variazioni di bilancio in arrivo all’Assemblea regionale. Le tensioni sono alimentate da un corposo disegno di legge che prevede la distribuzione di circa 330 milioni di euro su quasi trenta articoli, definito da alcuni esponenti come “la vera finanziaria dell’anno”.

Ciò che sta sollevando maggiori polemiche è il modo in cui sono stati ripartiti i fondi. Diverse voci all’interno del centrodestra puntano il dito contro l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, accusato di aver favorito due assessorati specifici: l’Agricoltura, sotto la guida di Salvatore Barbagallo ma riconducibile politicamente a Luca Sammartino, e le Attività Produttive, gestite da Edy Tamajo.

Molti altri assessori e partiti della coalizione si sentono trascurati. La Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, per esempio, ha espresso disappunto per la mancanza di stanziamenti significativi per i suoi rappresentanti, Nuccia Albano e Andrea Messina, rispettivamente a capo dei settori Lavoro e Servizi sociali, ed Enti locali. All’interno della stessa Lega, sebbene Sammartino sembri essere tra i principali beneficiari, Mimmo Turano, responsabile di Istruzione e Formazione, non ha ottenuto fondi rilevanti per i suoi comparti. Anche i Beni Culturali, sotto Francesco Scarpinato di Fratelli d’Italia, lamentano fondi ridotti.

Nel dettaglio, una delle misure più controverse è quella che destina 40 milioni per l’accorpamento delle piccole aziende, considerata una priorità da pochi. Altre critiche riguardano il finanziamento di eventi e sagre, nonché di iniziative per la tutela delle api, in una regione che fronteggia gravi problemi di siccità. Dubbi sono emersi anche sull’acquisto di un immobile a Palermo per 12,5 milioni, attualmente sede della Corte dei Conti.

Martedì prossimo, inoltre, sarà in commissione il “Salva-casa”, il cui destino è già oggetto di contesa. Alcuni spingono per approvare la norma senza modifiche, recependo la legislazione nazionale, mentre altri, come il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Assenza, puntano ad aggiungere una sanatoria per le case abusive costruite tra il 1976 e il 1983.

A complicare ulteriormente il quadro, l’ex presidente Raffaele Lombardo, leader dell’Mpa, ha riaperto il confronto su temi delicati come la gestione dell’Ast, gli aeroporti e la sanità. Un vertice della maggioranza è stato convocato per lunedì 21 ottobre, data in cui si discuterà anche della questione delle ex Province. I fronti aperti sono numerosi e le divisioni interne rischiano di minare la tenuta delle alleanze e delle strategie politiche in atto.

Share
Published by
Redazione