Ogni giorno è l’otto marzo. Superare gli stereotipi di genere nel linguaggio e nel mondo del lavoro

Una conferenza dedicata al superamento degli stereotipi di genere e alle pari opportunità nel mondo del lavoro si è svolta all’Istituto comprensivo “Mario Rapisardi – Dante Alighieri”, nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle donne.

Protagoniste dell’incontro sono state la dottoressa Maria Carmela Librizzi, prefetta di Catania, e la professoressa Graziella Priulla, già docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Catania. Hanno dialogato con bambine e bambini delle classi quinte della scuola primaria e con ragazze e ragazzi delle classi seconde della secondaria di primo grado, affrontando temi quali stereotipi e discriminazioni di genere, divario di genere nel lavoro e violenza contro le donne.

La professoressa Priulla ha esordito sottolineando come «la parità di genere sia garantita dalla Costituzione ma non ancora pienamente realizzata» e che, proprio per questo motivo, «bisogna continuare a rivendicare il diritto delle donne di avere le stesse opportunità degli uomini». Ha poi evidenziato l’importanza di un linguaggio inclusivo, che non crei gerarchie tra le persone né le discrimini in base a genere, razza o religione. Rivolgendosi in particolare alle studentesse, ha incoraggiato lo studio e la ricerca dell’indipendenza economica, «fondamentale per essere libere», mentre a tutte e tutti ha ricordato di «informarsi sui centri antiviolenza presenti sul territorio e di denunciare atti di violenza o bullismo».

La prefetta Librizzi ha raccontato la storia di Rosa Oliva, che negli anni Sessanta vide respinta la sua domanda di accesso alla carriera prefettizia: il suo ricorso aprì la strada alla partecipazione delle donne a ruoli fino ad allora preclusi. «Non ricoprirei questa carica se una donna non avesse lottato perché ciò fosse possibile», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di ricordare le donne che hanno contribuito alla costruzione e al progresso del Paese, a partire dalle madri costituenti. Ha citato inoltre il caso di Franca Viola, «il cui rifiuto di riparare una violenza con il matrimonio aprì la strada alla cancellazione del matrimonio riparatore e del delitto d’onore dal nostro codice penale».

Riguardo all’aumento dei casi di violenza contro le donne, la prefetta ha ribadito che «questa è la questione che deve vederci tutte e tutti impegnati, prima di ogni altra».

All’incontro ha partecipato anche l’assessore alla Pubblica istruzione, dottor Andrea Guzzardi, che ha sottolineato il valore formativo dell’iniziativa, assumendosi l’impegno a sostenere ogni progetto volto a contrastare la violenza di genere e a ridurre il divario di genere.

La dirigente scolastica, professoressa Katia Perna, ha espresso soddisfazione per l’incontro, definendolo «un’occasione per ricordare l’importanza della lotta delle donne e celebrarne la giornata, ma anche una tappa di un percorso di riflessione e consapevolezza che la scuola porta avanti ogni giorno per contrastare ogni forma di discriminazione e di violenza, consentendo a studentesse e studenti di esprimersi liberamente e di costruire il proprio futuro senza condizionamenti e senza il peso di uno sguardo giudicante».

Un evento, dunque, che conferma come l’8 marzo possa e debba essere vissuto ogni giorno, attraverso il rispetto reciproco, la crescita personale e professionale, e la lotta condivisa contro ogni forma di discriminazione.