Operazione della Polizia di Stato: misure cautelari per furti d’auto ed estorsione a Catania

Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa il 23 gennaio dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP,  fermo restando il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, otto persone sono state coinvolte nell’inchiesta, accusate di furto aggravato di autovetture e di estorsione mediante il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”. Le indagini hanno ricostruito numerosi episodi di furto di automobili, seguiti dalla richiesta di denaro ai proprietari per la restituzione dei mezzi.

Gli indagati, di età compresa tra i 22 e i 45 anni, sono: Salvatore Maugeri, 28 anni, Salvatore Venuto, 27 anni, Antonino Santapaola, 41 anni, Gianluca Bonaccorsi, 33 anni, Antonio Balsamo, 45 anni, Giuseppe Linguaglossa, 26 anni, Francesco Lo Presti, 23 anni, Danilo Privitera, 25 anni.

Le indagini avrebbero permesso di accertare che gli autori dei reati agivano secondo un preciso schema operativo, suddividendosi i compiti e alternandosi nell’arco della stessa giornata per rendere più complessa la loro identificazione. Tale modalità permetteva di diversificare i gruppi di azione, con due o tre persone diverse coinvolte a rotazione.

Al termine dell’interrogatorio degli indagati, il GIP ha disposto la custodia cautelare in carcere per Maugeri, Venuto, Santapaola, Bonaccorsi e Balsamo, alcuni dei quali già detenuti per altre cause. Per Linguaglossa, Lo Presti e Privitera è stata applicata la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

L’operazione si inserisce in un più ampio contesto investigativo volto a contrastare il fenomeno diffuso dei furti d’auto, spesso legati a richieste estorsive. Le indagini proseguiranno per approfondire eventuali ulteriori responsabilità e connessioni con altri episodi criminosi.