Operazione “Villascabrosa”: disarticolato presunto Sodalizio Criminale a Catania
Su delega della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 14 persone. Gli indagati, secondo l’accusa, sarebbero coinvolti in un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, nonché nell’acquisto, detenzione e cessione di droga. L’operazione, denominata “Villascabrosa”, avrebbe permesso di smantellare una presunta rete criminale attiva nel quartiere San Cristoforo di Catania, tra via Villascabrosa e via Officina, con un volume d’affari stimato in oltre 4.000 euro al giorno, grazie a circa 200 cessioni quotidiane.
I provvedimenti cautelari, inizialmente rigettati dal G.I.P., sono stati accolti dal Tribunale del Riesame e confermati dalla Corte di Cassazione. Undici persone sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, mentre tre agli arresti domiciliari. Resta ferma la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
Secondo gli inquirenti, ai vertici dell’organizzazione vi sarebbero i pluripregiudicati Napoli Emanuele, di 43 anni, e Carambia Alessandro, di 35 anni, accusati di dirigere le operazioni e gestire la contabilità del gruppo attraverso una “cassa comune”. Tra i collaboratori figurerebbero familiari, tra cui Greco Maria, madre di Napoli Emanuele, che avrebbe custodito la droga in casa, e Sudano Alessandra, moglie di Napoli, che avrebbe indirizzato gli acquirenti e curato la contabilità. Altri membri della famiglia coinvolti sarebbero Sudano Rosario, Carambia Antonino e altri soggetti non legati da vincoli familiari, come Pace Giovambattista, Catania Gaetano e Lentini Giacomo.
Le modalità operative del gruppo includevano tecniche ingegnose per la cessione della droga, come il lancio delle dosi dai balconi o l’uso di cesti calati dalle abitazioni. Per sfuggire ai controlli, sarebbe stato utilizzato un linguaggio criptico, con termini come “caffè” o “cialda” per indicare la droga e “orologio” per le bilance di precisione. Le indagini, condotte tra il 2021 e il 2022, avrebbero portato al sequestro di cocaina, marijuana, denaro e una pistola con matricola abrasa pronta all’uso. Sempre secondo l’accusa, il presunto sodalizio criminale avrebbe contribuito al degrado sociale e urbano del quartiere San Cristoforo.
L’operazione “Villascabrosa” rappresenta, secondo gli investigatori, un duro colpo alla criminalità organizzata catanese. Tuttavia, è importante ricordare che tutti gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.