Raffaele Lombardo: “Forza Italia è la nostra scelta strategica, ma guardiamo anche a sinistra su alcuni temi”
Durante la trasmissione televisiva “Il Punto” su Telecolor, l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo ha spiegato la sua visione politica riguardo alle alleanze e alla direzione futura del centrodestra siciliano. Lombardo ha confermato l’affiliazione con Forza Italia, sottolineando che questa affiliazione è in sintonia anche con le scelte di Lagalla e Miccichè. Pur mantenendo culture politiche diverse, i tre condividono la volontà di creare una forza politica che superi l’appartenenza militare ai partiti e punti a una visione più ampia, con una componente autonomista.
Lombardo ha inoltre dichiarato di aver raccolto il supporto di vari sindaci “non schierati” e di aver ufficializzato un patto con Forza Italia, sentendosi così un alleato forte e motivato in questa scelta. Ha precisato che l’affiliazione riguarda non solo il Movimento per l’Autonomia (MPA), ma anche una sintonia con Lagalla e Miccichè, rafforzando l’idea di una coalizione ampia e inclusiva.
L’ex Presidente ha anche espresso il suo sostegno a Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, affermando che se Schifani desidera ricandidarsi, lo sosterranno senza esitazioni. Ha aggiunto che Forza Italia deve essere il partito principale a proporre la sua candidatura, in quanto lo hanno sostenuto con forza nelle ultime elezioni regionali.
Lombardo ha parlato anche del futuro della politica italiana, citando De Gasperi e sottolineando l’importanza di un grande partito di centro che, pur rimanendo ancorato al centrodestra, guardi anche a sinistra su temi fondamentali come la solidarietà, la lotta alla povertà, l’occupazione e l’immigrazione. Ha ribadito inoltre l’importanza dell’autonomia, un tema che per lui è sempre stato cruciale, fin dai tempi della collaborazione con Lino Leanza.
Raffaele Lombardo, intervenendo su temi centrali per la politica italiana, ha espresso il suo punto di vista su autonomia differenziata, immigrazione e riforme istituzionali. Ha sottolineato la necessità di modificare la legge sull’autonomia prima di procedere con un referendum che potrebbe rappresentare una “rovina”. “Se anche il 40% degli elettori votasse e il 90% fosse a favore dell’abrogazione, sarebbe una sconfitta e un segnale politico pericoloso”, ha affermato, richiamando la necessità di un’autonomia limitata ed equilibrata, con un ruolo centrale del Parlamento.
Sul tema dell’immigrazione, Lombardo ha fatto appello a una visione pragmatica e umana, ispirandosi alle parole di Papa Francesco, che considera il suo unico leader spirituale. “Non possiamo restare insensibili davanti a tragedie come quella della bambina di 11 anni sopravvissuta aggrappandosi a un copertone di camion”, ha detto, sottolineando l’importanza degli immigrati per l’economia siciliana. “La nostra agricoltura, la marineria, il turismo, la ristorazione e i servizi domiciliari non potrebbero reggere senza il contributo degli extracomunitari. Dobbiamo puntare su un’integrazione vera e concreta, con misure come lo Ius Soli e lo Ius Culturae”.
Raffaele Lombardo ha affrontato il tema del premierato, sottolineando la necessità di un sistema equilibrato che garantisca un riequilibrio dei poteri. “Il premierato va equilibrato. Bisogna creare un Parlamento autorevole e forte, e l’autorevolezza viene dalla democrazia e dalla scelta diretta dei cittadini,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza del voto di preferenza.
Riferendosi a dichiarazioni precedenti di Antonio Tajani, Lombardo ha ribadito che il voto di preferenza è essenziale per un sistema elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. “Questa cosa l’ho sentita dire da Tajani prima di me: ci vuole una legge che affronti finalmente il tema delle preferenze,” ha spiegato.
Lombardo ha aggiunto che l’introduzione delle preferenze permette di selezionare candidati forti e legittimati dal consenso popolare, anziché lasciare che i partiti decidano le liste in modo arbitrario. Ha citato un esempio concreto per spiegare il modello: “Il sistema del 24% è costruito sulle preferenze. Tra i quattro candidati forti, due sono stati eletti direttamente, un terzo è subentrato per rinuncia del primo, e il quarto ha raccolto ben 70.000 voti.”
La scelta dei rappresentanti attraverso le preferenze, ha concluso, non solo rende il Parlamento più forte e autorevole, ma garantisce che i cittadini abbiano un ruolo attivo e determinante nel processo democratico. “Cerchiamole, queste preferenze, perché rappresentano la vera essenza della democrazia partecipata.”
Lombardo ha anche accennato alla capacità del centrodestra di trovare punti di incontro nonostante le diversità interne. “Litigi e divisioni ci sono sempre stati, ma alla fine ci si ritrova. È questa la forza del centrodestra: diversità di vedute ma capacità di collaborare.” Ha però preso le distanze da alcune “simpatie” interne per leader stranieri come Putin, ribadendo la necessità di mantenere una linea politica chiara e coerente.
In conclusione, Lombardo ha lanciato un messaggio di unità e pragmatismo, invitando a un dibattito politico costruttivo e attento ai reali bisogni del Paese, senza perdere di vista l’importanza della rappresentanza diretta e del radicamento nei territori.