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Schifani: «Agrigento Capitale della Cultura è una scommessa che la Sicilia non può perdere»

«Agrigento Capitale della Cultura è una scommessa che la Sicilia non può perdere e che non perderà». Con queste parole, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha aperto la riunione operativa svoltasi ieri in Prefettura, alla presenza del prefetto Salvatore Caccamo, dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, di Salvo Cocina (capo della Protezione civile regionale) e degli assessori regionali Alessandro Aricò (Infrastrutture), Giusi Savarino (Ambiente), Elvira Amata (Turismo), Roberto Di Mauro (Energia) e Francesco Scarpinato (Beni culturali), accompagnati dai rispettivi dirigenti generali. Per il Comune di Agrigento, erano presenti il sindaco Francesco Miccichè e gli assessori competenti.

«Ha spiegato Schifani – è stata un’importante riunione per fare squadra. Abbiamo discusso delle problematiche territoriali, alcune risolte già ieri grazie al finanziamento di 500mila euro destinati alla manutenzione di alcune strade, lavori realizzati anche di notte. Siamo qui per sostenere l’amministrazione comunale e contrastare una campagna di comunicazione che rischia di screditare una realtà straordinaria come la Valle dei Templi, insieme alla città di Agrigento, che ospiterà centinaia di migliaia di turisti. Questi visitatori devono sapere che troveranno un territorio accogliente, dal punto di vista urbanistico, infrastrutturale e alberghiero».

Schifani ha anche smentito le voci di un possibile “commissariamento” dopo i recenti disagi (come le infiltrazioni d’acqua al Teatro Pirandello, già sanate, e alcuni cartelloni con refusi):
«Non c’è alcun commissariamento. Siamo qui in un’ottica trilaterale – Regione, Comune e Protezione Civile – per garantire la massima efficienza. Con un dialogo diretto tra i miei assessori e quelli del Comune di Agrigento, faremo di tutto per risolvere questioni come infrastrutture, parcheggi, viabilità, bagni pubblici, rete idrica nel centro storico e ricettività alberghiera. La Sicilia non può perdere, e non perderà, la sfida di Agrigento Capitale italiana della Cultura».

I primi 120 eventi di Agrigento 2025

Intanto, sono stati presentati i primi 120 appuntamenti del ricco programma culturale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Concerti, mostre, installazioni e performance animeranno i luoghi più significativi della città e del territorio, ispirandosi ai quattro elementi di Empedocle: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.

Aria

L’Aria rappresenta ispirazione e visione.
• Sky Reserve di Rafael Yossef Herman celebrerà il cielo notturno incontaminato dell’isola di Lampedusa.
• Luminous Strays, un’installazione multisensoriale di Efi Spyrou, esplorerà il rapporto tra tecnologia e natura.
• Rizo’ Mata, un gameplay realizzato da Gamecompass, trasformerà la memoria culturale in un’esperienza digitale interattiva, mescolando origini storiche e innovazione.

Acqua

L’Acqua, simbolo di vita, guiderà iniziative che rifletteranno sulle connessioni umane e ambientali.
• A Lampedusa, l’installazione Hospitium di Tanja Boukal affronterà il tema dell’accoglienza.
• Il celebre ensemble Klangforum Wien offrirà concerti immersivi, culminando nel Symposion, dove musica, degustazioni e paesaggi si fonderanno in un’unica esperienza.
• La Banksy Humanity Collection, curata da Thierry Angles, porterà ad Agrigento una selezione di opere dell’enigmatico artista britannico.

Terra

La Terra diventa filo conduttore per raccontare la matericità e la resilienza.
• La Biennale delle Città del Mondo – Countless Cities di Farm Cultural Park proporrà storie di città simbolo di rinascita (Bronx, Medellín, Nazareth), in un dialogo tra urbanistica e cultura.
• L’opera Siamo tutti migranti di Edoardo Malagigi, realizzata con legni di relitti, sarà un potente simbolo di solidarietà.
• The Silent Room di Nathalie Harb offrirà uno spazio di rifugio e comunità, mentre il Giardino della Pace di Gilbert Fillinger trasformerà un’area pubblica in simbolo di armonia e rinascita.

Fuoco

Il Fuoco, emblema di trasformazione, alimenterà eventi che stimoleranno l’immaginazione.
• SPHAIROS, un ciclo di incontri filosofici curato da Alfonso Maurizio Iacono (direzione scientifica) e Giovanni Taglialavoro (direzione artistica), porterà pensatori di fama internazionale nella Valle dei Templi per dibattere di bellezza e conoscenza.
• FestiValle, festival internazionale di jazz, farà della Valle dei Templi un palcoscenico unico con artisti di richiamo mondiale.
• Sisters Academy – The Boarding School, ideata dal collettivo danese Sisters Hope, trasformerà Palazzo Tomasi in un luogo sospeso fra realtà e immaginazione, dove il pubblico sarà invitato a immergersi in una “società sensibile” che sfida le convenzioni.

Luoghi e protagonisti

Il programma di Agrigento 2025 mira a superare la semplice celebrazione del patrimonio culturale e naturale, invitando i visitatori a riscoprirsi nei luoghi più iconici della città e del territorio:
• Valle dei Templi: scenario di concerti, festival e incontri filosofici.
• Teatro Luigi Pirandello: emblema dell’arte drammatica siciliana, dedicherà la stagione a produzioni di rilievo e omaggi agli autori agrigentini.
• Giardini della Kolymbethra: oasi di biodiversità e bellezza.
• Basilica Cattedrale e Mudia (Museo Diocesano): intreccio tra arte sacra e contemporanea.
• Centro storico (Via Atenea, piazze storiche): performance teatrali, esposizioni e concerti.
• Biblioteca Lucchesiana (XVIII secolo): mostre e incontri tra tradizione e innovazione.
• Spazio Temenos (ex chiesa sconsacrata): talk, spettacoli e proiezioni.
• Palacongressi: appuntamenti teatrali e concerti sulle tradizioni mediterranee.
• Museo Archeologico Pietro Griffo: fulcro dell’Efebo d’Oro Film Festival, dedicato al legame tra cinema e letteratura.

Anche altre località della provincia saranno coinvolte:
• Lampedusa, dove l’arte dialogherà col tema dell’accoglienza.
• Racalmuto, con la Fondazione Sciascia, per laboratori che uniscono filosofia, scienza e arte.
• Caltabellotta, che accoglierà eventi tra spiritualità e performance artistiche.
• Sciacca e Ribera, con il Museo del Corallo Nocito e il celebre Carnevale, offriranno ulteriori spunti culturali e festivi legati all’identità mediterranea.

Una visione corale per il futuro

L’intero territorio agrigentino, dai monumenti più noti ai centri storici meno conosciuti, sarà trasformato in una “fucina” di idee e creatività, dove il passato incontra il futuro e la tradizione si rinnova, coinvolgendo abitanti e viaggiatori in un’esperienza di dialogo continuo.

«Non possiamo permettere che un appuntamento così significativo venga compromesso da ritardi o disservizi – ha concluso Schifani –. Grazie al gioco di squadra tra Regione, Comune, Protezione civile e tutti gli enti coinvolti, faremo del 2025 un anno memorabile per Agrigento e per tutta la Sicilia, difendendo il nostro patrimonio e offrendo ai visitatori un’esperienza unica».

L’arrivo del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per inaugurare ufficialmente Agrigento Capitale italiana della Cultura, segnerà l’avvio di un percorso che punta a ridare centralità culturale e turistica a uno dei luoghi simbolo della storia e dell’arte del Mediterraneo. L’obiettivo è ambizioso: fare di Agrigento un laboratorio permanente di innovazione, inclusione e promozione della bellezza.

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Published by
Alfio Musarra