Schifani: dissalatori, termovalorizzatori e riforme per la Sicilia, con Galvagno un rapporto di stima
Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, traccia un bilancio del suo mandato e delinea le sfide future in un’intervista a Repubblica Palermo. Al centro della discussione ci sono temi fondamentali come l’emergenza idrica, la gestione dei rifiuti e le riforme necessarie per far ripartire l’isola.
Per affrontare l’emergenza idrica, Schifani punta su tre nuovi dissalatori a Trapani, Porto Empedocle e Gela, e due a Palermo, da realizzare in project financing. Ha dichiarato che i lavori partiranno entro un anno, evidenziando l’importanza di grandi impianti come quelli di Israele e degli Emirati Arabi. Sulla questione dei rifiuti, il presidente considera i termovalorizzatori la soluzione indispensabile per un sistema collassato. Previsti uno a Palermo e uno a Catania, Schifani confida che i bandi saranno approvati entro il 2025, nonostante il rischio di ricorsi.
Il governatore difende le misure contenute nella recente legge di stabilità, come il reddito di povertà, una misura temporanea che ha suscitato dibattiti. Ha inoltre sottolineato l’importanza di sostenere il credito al consumo per incentivare gli acquisti di beni durevoli, affermando che la legge è stata pensata per rilanciare i consumi e tutelare le fasce più deboli.
Non mancano riferimenti alla sanità, con una revisione in corso della rete ospedaliera e un monitoraggio sull’uso del personale nelle strutture sanitarie. Schifani ha dichiarato che tutti i manager, insieme ai direttori amministrativi e sanitari, sono sotto verifica e che non esiterà a sostituire chi non lavora adeguatamente.
Parlando di politica, Schifani ha espresso stima per il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, definendolo così: “Con Galvagno ho un rapporto affettuoso, politicamente è più grande della sua età”, mostrando sintonia nonostante le sfide interne alla maggioranza.
Infine, il presidente ha ribadito il suo impegno contro lo spopolamento giovanile, citando il protocollo con Webuild per la formazione e l’assunzione di mille giovani siciliani in tre anni. Guardando al futuro, Schifani ha sottolineato di essere concentrato sui tre anni rimanenti del suo mandato, rimandando ogni decisione su una possibile ricandidatura al 2027.