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Scontro sulla Finanziaria: bilanci di fine anno e tensioni politiche in Sicilia

La discussione sulla Finanziaria regionale si intreccia con il bilancio dei primi due anni di governo del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e con le tensioni all’interno della maggioranza. Durante il suo videomessaggio di auguri natalizi, Schifani ha delineato i principali risultati ottenuti e le sfide che attendono la regione, toccando temi centrali come economia, sanità, trasporti ed emergenza rifiuti.

Bilanci e misure chiave
Schifani ha evidenziato segnali di ripresa economica, confermati da Bankitalia, Unioncamere, Cgia di Mestre e Svimez, con un aumento dell’occupazione e una maggiore fiducia delle imprese. Ha sottolineato i progressi nel risanamento della finanza pubblica, che hanno permesso di ridurre il disavanzo e reinvestire in settori strategici come lavoro, infrastrutture e sanità. Tra i traguardi più significativi, lo sblocco dei concorsi pubblici, con oltre 700 nuove assunzioni previste nei prossimi tre anni.

Sul tema dei trasporti, il governatore ha affrontato il problema del caro-voli, una questione particolarmente sentita dai siciliani durante il periodo natalizio. Schifani ha spiegato che, dopo gli esposti presentati per chiedere interventi concreti, la Regione ha introdotto un rimborso del 50% sui biglietti aerei per i residenti siciliani. Questa misura mira a favorire i rientri durante le festività, rispondendo al bisogno di tanti emigrati di tornare nella loro terra d’origine.

Un’altra priorità è stata la sanità pubblica, con 750 milioni di euro destinati alla costruzione di nuovi ospedali, tra cui il Polo pediatrico di Palermo, progettato per diventare un centro di eccellenza. Sul fronte dell’ambiente, il governatore ha annunciato progressi significativi verso la realizzazione dei termovalorizzatori, considerati essenziali per superare l’emergenza rifiuti. Per contrastare la siccità, ha assicurato che i dissalatori entreranno in funzione già dalla prossima estate.

Politiche sociali e misure per le famiglie
Schifani ha ribadito l’importanza del sostegno alle famiglie più fragili, citando l’introduzione del reddito di povertà, una misura una tantum destinata a fornire un aiuto concreto e immediato ai cittadini in difficoltà. Ha inoltre annunciato nuove iniziative volte a incentivare i consumi, con l’obiettivo di sostenere l’economia locale e migliorare il tenore di vita dei siciliani.

Tensioni politiche e il nodo della Finanziaria
Nonostante i risultati evidenziati, le tensioni politiche all’interno della maggioranza non si placano. Schifani sembra già proiettato verso un secondo mandato, puntando su misure di forte impatto popolare come la gestione del caro-voli e l’emergenza idrica. Mentre, il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno viene visto come il punto di riferimento di un gruppo trasversale ai partiti, che vede in lui la possibilità di una nuova leadership per la coalizione.

Il maxiemendamento governativo, che include interventi per la realizzazione di un nuovo dissalatore, la semplificazione burocratica per attrarre investimenti e il progetto Sicilia Express, è al centro dello scontro. Dall’opposizione, il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro, critica il metodo scelto per approvare la Finanziaria, definendolo un tentativo di bypassare il confronto parlamentare. Anche Antonio De Luca, del M5S, ha espresso perplessità sul testo, giudicato disorganico e inadatto a una legge finanziaria.

Guardando al futuro
Nonostante le difficoltà, Schifani ha concluso il suo messaggio con un invito a guardare al futuro con fiducia, esprimendo la volontà di costruire una Sicilia più forte e unita. La conferenza dei capigruppo di oggi sarà cruciale per superare le divergenze e procedere verso l’approvazione di una Finanziaria che rappresenti un punto di equilibrio tra le esigenze dei siciliani e le dinamiche politiche interne.

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Redazione