
Nico Torrisi
Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac – la società che gestisce gli aeroporti di Catania‑Fontanarossa e Comiso –, è tornato a parlare in esclusiva a La Sicilia della situazione attuale e dei prossimi passi. Di recente il presidente della Regione ha chiesto al commissario della Camera di Commercio del Sud‑Est, azionista di maggioranza di Sac, di prorogare l’attuale Cda e anticipare le elezioni camerali, rinviando così il rinnovo del board. Un passo che, secondo alcuni, avrebbe potuto mettere a rischio anche la conferma di Torrisi nel ruolo di amministratore delegato: «Sono stato nominato all’unanimità dai soci, indicato dal mondo produttivo camerale, che mi ha espresso e riconfermato la fiducia, affidandomi un mandato chiaro: una gestione improntata al rigore e allo sviluppo dell’aeroporto. Il commissario Belcuore è sempre stato in linea e coerente rispetto allo stesso mandato. Il presidente Schifani non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno. Al contrario, mi ha sempre incoraggiato a portare avanti un indirizzo rigoroso e a seguire il percorso di privatizzazione».
I numeri del 2024 parlano chiaro: fatturato a 122 milioni di euro ( +18% ), Ebitda a oltre 25 milioni (+116%), Ebit a 17 milioni (+362%) e risultato netto a 12,8 milioni (+287%). «Questi exploit di Ebitda, Ebit e risultato netto provano la solidità e l’efficacia delle scelte aziendali», sottolinea Torrisi, anticipando che il programma di privatizzazione si inserisce in un più ampio piano di sviluppo del sistema aeroportuale siciliano, con l’obiettivo di migliorare efficienza operativa e qualità del servizio.
Sul fronte del traffico passeggeri, Sac ha superato i 12 milioni di viaggiatori nel 2024, oltre 5 milioni in più rispetto all’inizio del mandato, consolidando Fontanarossa come quinto aeroporto italiano. Ma l’attenzione è puntata anche su Comiso: «Comiso non è un brutto anatroccolo: 60 milioni già investiti. Ci sono 20 milioni per potenziare il cargo e 27 milioni per l’infrastruttura passeggeri, grazie ai fondi di sviluppo e coesione stanziati dal governo regionale e nazionale». In più, l’autostrada Catania–Ragusa, ormai in fase avanzata, ridurrà i tempi di collegamento a meno di un’ora, rendendo lo scalo ancora più appetibile per low‑cost e merci.
Tra i progetti imminenti figura la demolizione dell’ex aerostazione Morandi e l’avvio dei lavori per la ricostruzione del terminal B di Fontanarossa, previsti per l’inizio dell’estate 2025. Quanto alla privatizzazione, Torrisi è convinto che «non solo assicurerà la sostenibilità finanziaria a lungo termine, ma renderà Sac capace di affrontare le sfide del mercato e di offrire un sistema aeroportuale efficiente, innovativo e solido». Infine, un accenno alla sfera personale: «Per settembre ho promesso ai miei figli di portarli al Gran Premio di Monza. Sperando ovviamente in una vittoria della Ferrari, con lo stesso sprint che vogliamo imprimere al processo di privatizzazione di Sac».