Arbitro aggredito a Riposto, esclusa la squadra Under 17 per un anno

Stangata del giudice sportivo della delegazione di Catania della LND Sicilia dopo la violenta aggressione ai danni di un giovane arbitro, avvenuta sabato scorso durante la gara RSC Riposto–Pedara, valida per i play-off del campionato Allievi/Under 17.
La società RSC Riposto è stata esclusa dal campionato 2025-2026 e condannata a un’ammenda di 500 euro. Provvedimenti disciplinari pesantissimi anche per i calciatori coinvolti nell’aggressione:
– Sette giocatori sono stati squalificati fino al 5 aprile 2030, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc per sette anni;
– Altri due sono stati squalificati sempre fino al 5 aprile 2030;
– Un altro calciatore è stato fermato fino al 5 aprile 2028;
– L’allenatore del Riposto è stato squalificato fino al 30 giugno 2025;
– Il dirigente addetto all’arbitro è stato inibito fino alla stessa data.
Oltre alle sanzioni personali, la società è stata obbligata al risarcimento dei danni causati all’autovettura dell’arbitro, se richiesto.
Secondo quanto riportato nel referto arbitrale, il direttore di gara, un giovane di 19 anni, era riuscito a raggiungere lo spogliatoio solo grazie all’aiuto di alcuni presenti. Per poter lasciare l’impianto, è stato necessario l’intervento dei Carabinieri, poiché all’esterno erano presenti genitori di alcuni calciatori con atteggiamenti aggressivi, che hanno rivolto insulti e minacce all’arbitro.
Durante l’uscita, nonostante la scorta, l’auto dell’arbitro è stata colpita con calci e pugni, subendo diverse ammaccature. Una volta allontanatosi dal campo, il direttore di gara si è recato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Acireale, dove è stato sottoposto ad accertamenti e dimesso con una prognosi di sette giorni.
Il giudice sportivo ha definito “inaudita” la violenza messa in atto dai tesserati e da un gruppo di sostenitori della società, sottolineando la mancanza di misure d’ordine da parte del Riposto e la presenza in tribuna di persone non autorizzate, che avrebbero partecipato attivamente all’aggressione.