Il documento “Assieme, per San Cristoforo 2”, coordinato da Claudio Sammartino, già prefetto, è stato presentato all’amministrazione comunale come risultato di un lungo percorso di confronto e partecipazione tra organismi sociali, economici, associazioni, enti del Terzo settore, parrocchie e istituti scolastici. La versione definitiva è stata elaborata dopo la riunione del 25 febbraio al Palazzo dei Chierici, convocata dal sindaco di Catania, e discussa il 3 marzo al Seminario interdiocesano alla presenza del vicesindaco Paolo La Greca. Il documento propone interventi concreti per la riqualificazione di San Cristoforo, puntando sulla valorizzazione di beni di proprietà comunale e sui 41 immobili confiscati alla mafia presenti nel quartiere.

Le proposte si collegano alla spesa dei fondi previsti dal cosiddetto “decreto Caivano” per Catania, ma delineano una prospettiva di sviluppo che va oltre l’orizzonte immediato. La priorità viene assegnata ai settori educativo e formativo e ai servizi sociali, individuati come strumenti essenziali per combattere dispersione scolastica, povertà educativa, marginalità e presenza della criminalità organizzata. Il documento propone la realizzazione di una **mensa scolastica** e di spazi per attività sociali nel cortile da 770 mq dell’Istituto Comprensivo Statale “Card. Dusmet-Andrea Doria” in via Plaia. Si prevede inoltre il recupero e la ristrutturazione della **palestra comunale di via Cordai** (650 mq) per destinarla ad attività sportive e ludico-ricreative, coinvolgendo nella gestione associazioni e gruppi sportivi delle Forze dell’Ordine.

Un altro intervento chiave riguarda l’**ex asilo comunale di via Toledo/via Moncada**, attualmente in stato di abbandono. Il progetto prevede la riqualificazione dei 650 mq di fabbricato e dei 2100 mq di area esterna per creare un istituto di istruzione secondaria di secondo grado, attualmente assente nel quartiere. Si propone di inserire corsi di formazione professionale con indirizzo tecnico-artigianale, con un focus sulla liuteria, attività tradizionale del quartiere. È prevista anche l’apertura di plessi staccati di scuole superiori per contrastare la dispersione scolastica.

Sul fronte dei servizi sociali, l’assemblea suggerisce di collocare una struttura per i servizi territoriali nell’**ex mercato comunale di via Belfiore/Zuccarelli**, rigenerandolo e adattandolo a uso pubblico. Un altro elemento strategico riguarda la promozione delle attività imprenditoriali attraverso la rigenerazione degli immobili confiscati alla mafia. Il progetto “**Botteghe della legalità**” prevede di destinare gli spazi a piano terra a botteghe artigianali per incentivare l’occupazione giovanile e l’emersione di attività irregolari, offrendo misure di tutoraggio e supporto.

Il documento evidenzia anche la necessità di favorire la partecipazione dei cittadini nella gestione e manutenzione degli spazi pubblici. La parrocchia Santa Maria della Salette dei Salesiani ha manifestato la disponibilità a gestire la villetta comunale di via De Lorenzo, situata vicino all’oratorio, applicando il regolamento comunale del 2011 sulla cura degli spazi pubblici. Inoltre, per incentivare la residenzialità, si propone di rimodulare l’addizionale comunale sugli immobili, rendendola progressiva e favorendo agevolazioni per le famiglie a basso reddito con figli minori.

Per garantire l’efficacia dell’attuazione, il documento suggerisce la costituzione di una **cabina di regia** coordinata dall’amministrazione comunale, con il compito di monitorare costantemente l’avanzamento degli interventi. Parallelamente, si propone di creare un centro di promozione della partecipazione dei cittadini in uno degli immobili confiscati alla mafia, coinvolgendo organismi sociali, associazioni, enti del Terzo settore e parrocchie, per costruire una progettualità condivisa per il quartiere.