Caso Barbagallo: richiesta di assoluzione per l’ex Sindaco di Acireale

Questa mattina il quotidiano La Sicilia ha riportato una notizia riguardante il caso di Roberto Barbagallo, ex sindaco di Acireale, al centro dell’inchiesta “Sibilla”. Il sostituto procuratore generale Nicolò Marino ha richiesto l’assoluzione di Barbagallo, sostenendo che “il fatto non sussiste”. Tale richiesta è stata presentata ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Catania, nella seconda sezione penale, e conferma la posizione espressa lo scorso anno dal pg Antonio Nicastro.

Barbagallo, difeso dagli avvocati Vincenzo Mellia e Pierfrancesco Continella, è accusato di tentata induzione indebita. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza nel 2018, ha portato all’arresto di 17 persone, compreso lo stesso Barbagallo, e riguarda presunte pressioni sui venditori ambulanti per sostenere la campagna elettorale di Nicola D’Agostino, ex deputato regionale di Sicilia Futura. Tuttavia, D’Agostino è sempre risultato estraneo sia alle indagini che al procedimento.

Secondo l’accusa, Barbagallo avrebbe utilizzato il luogotenente della Polizia Municipale di Acireale, Nicola Urso, per fare pressione su due commercianti, promettendo favori elettorali e chiudendo un occhio su alcune irregolarità amministrative. Le presunte “agevolazioni” includevano non solo i favori per i commercianti, ma anche progetti per l’ampliamento del cimitero comunale e la riqualificazione del centro sportivo Tupparello.

In primo grado, il Tribunale di Catania aveva condannato Barbagallo a un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, il 24 febbraio 2022. Tuttavia, a maggio 2023, la Corte di Cassazione ha annullato i provvedimenti cautelari senza rinvio nei confronti di Barbagallo e altri indagati dell’operazione “Sibilla”.

Il processo, che è stato aggiornato al 5 dicembre per la lettura della sentenza, resta un punto focale nella scena giudiziaria catanese, in attesa delle nuove decisioni della Corte d’Appello.