Catania, omicidio Concetta De Bormida: condannato a 27 anni Piero Nasca
La Corte d’Assise di Catania ha condannato Piero Nasca a 27 anni di reclusione per l’omicidio di Concetta De Bormida, travolta due volte con l’auto il 10 giugno 2023 nella zona industriale di Catania. La vittima si trovava insieme a un’amica – allora moglie ed oggi ex di Nasca – che fortunatamente riportò solo ferite.
La sentenza è stata emessa dal collegio presieduto da Maria Pia Urso, con a latere il giudice Eugenio Minnella, riconoscendo la colpevolezza dell’imputato. Pur ritenendo il vizio di seminfermità mentale, la Corte lo ha equiparato all’aggravante dei motivi abbietti e futili. La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Agata Consoli, aveva chiesto una pena di 24 anni.
Oltre alla condanna penale, la Corte ha disposto un risarcimento provvisionale alle parti civili:
50.000 euro all’ex compagna della vittima, assistita dall’avvocato Nicoletta Pistara.
150.000 euro a uno dei figli di Concetta De Bormida, rappresentato dall’avvocato Emanuela Fragalà.
Il dramma e la confessione
La tragedia si consumò quando Nasca, al volante della sua Opel Meriva, travolse deliberatamente la vittima, madre di famiglia che stava accompagnando l’amica a una visita psichiatrica. Dopo l’impatto, l’imputato inviò un messaggio al figlio della vittima e chiamò il 112, autodenunciandosi. Subito dopo, attese la polizia in un bar consumando un cocktail alcolico, confessando quanto accaduto in un interrogatorio drammatico.
L’avvocato Fragalà, rappresentante legale della famiglia, ha dichiarato: «È stato un omicidio orribile. Concetta ha pagato con la vita per essersi semplicemente schierata accanto a un’amica in difficoltà. Non si è girata dall’altra parte e questo è ciò che ha ricevuto in cambio».
Le prossime fasi
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Fabio Presenti, ha dichiarato che la Corte ha accolto parzialmente le loro richieste, evitando la pena massima: «Aspettiamo il deposito delle motivazioni e presenteremo appello per ottenere un’ulteriore riduzione della pena».
La Corte ha infine stabilito che, al termine della detenzione, Nasca dovrà trascorrere 3 anni in una comunità terapeutica. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.