Calogero Michael Romano, ventenne catanese, si è costituito ai carabinieri di Misterbianco dopo essere stato identificato dagli agenti della Mobile grazie alle telecamere della zona. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio: avrebbe sparato al nuovo compagno della sua ex per motivi passionali. L’arma del delitto, una pistola detenuta illegalmente, non è stata ancora ritrovata, ma sembra chiaro che il presunto assassino l’avesse portata con sé, deciso ad affrontare il rivale in amore con un’arma in tasca. L’incontro, avvenuto intorno alle 15 in piazza Palestro, si è trasformato prima in una discussione, poi in un litigio violento, fino all’uccisione della vittima.
Romano avrebbe agito anche per paura che la nuova relazione della sua ex potesse compromettere la sua frequentazione con il figlio piccolo. Questo dettaglio, emerso nel corso delle indagini, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda: non si sarebbe trattato solo di gelosia, ma di una disputa privata legata a dinamiche familiari.
Sebbene diverse persone siano accorse sul luogo dell’agguato, nessuno sembra aver assistito alla sparatoria o al momento dell’aggressione. La vittima, sola al momento dei fatti, avrebbe cercato disperatamente di fuggire.
Gli inquirenti hanno ascoltato a lungo Romano negli uffici della questura, ricostruendo una dinamica che lo vedrebbe arrivare in piazza Palestro a bordo di un motorino, affrontare la vittima con un litigio acceso, inseguirla e infine ucciderla.
Piazza Palestro, già nota per episodi di cronaca, come spaccio di droga, sparatorie e corse clandestine di cavalli, è teatro di un altro omicidio passionale, simile a quello avvenuto nel 2017, quando Enzo Valenti fu ucciso dal rivale in amore dopo una lite violenta. Anche allora, come oggi, il quartiere fu scosso da un dramma che ha lasciato un segno indelebile, testimoniato dai murales dedicati alla vittima.
Catania, negli ultimi mesi, è stata al centro della cronaca per episodi di estrema violenza, incluso uno stupro in pieno centro e l’uso frequente di armi, segnale di una crescente tensione sociale che richiede interventi urgenti e strutturati.