Durante il quarto convegno nazionale dell’AIDIA (Associazione Italiana Donne Architetti e Ingegneri), svoltosi a Catania, è emersa una visione per il futuro della città basata su nuove strategie di progettazione urbana. Un obiettivo condiviso da professionisti, urbanisti, istituzioni e associazioni è stato quello di “modellare” Catania con criteri di sostenibilità, inclusività e mobilità avanzata. Luisella Burtone, presidente AIDIA Catania, ha aperto il convegno sottolineando l’intento di generare un dibattito che valorizzi la geografia urbana, ripensando la città per migliorare la qualità della vita.
La presidente nazionale di AIDIA, Donatella Cristiano, ha ribadito l’impegno dell’associazione a diffondere tali ideali in tutta Italia, puntando sull’espansione delle sue sezioni, già presenti in 23 città, e ricordando come dal 1957 il numero delle donne in architettura e ingegneria sia cresciuto in modo significativo.
L’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Paolo La Greca, ha accolto l’iniziativa come un’opportunità per riflettere sulle sfide legislative e urbanistiche che la città affronta, soprattutto in tema di sostenibilità. In linea con le recenti approvazioni del Piano Urbanistico Generale (PUG), il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, Mauro Scaccianoce, ha sottolineato l’importanza di pensare a lungo termine per la mobilità, la sostenibilità e lo sviluppo del waterfront, con progetti che mirano a un salto di qualità per Catania.
Anche la tecnologia gioca un ruolo centrale nella trasformazione della città, come evidenziato da Filippo Di Mauro, presidente della Fondazione degli Ingegneri, che ha prospettato una Catania intelligente e interattiva. Giuseppe Messina, segretario dell’Ordine degli Architetti PPC, ha messo in rilievo l’esigenza di un approccio progettuale che consideri l’esperienza di chi vive la città, auspicando una riforma normativa regionale e nazionale che snellisca le complessità attuali.
Il presidente del Collegio dei Geometri di Catania, Agatino Spoto, ha richiamato l’attenzione sugli effetti del cambiamento climatico, ribadendo l’importanza di considerare anche la sicurezza idrogeologica per una progettazione più attenta. Laura Saija, professoressa di Tecnica e pianificazione urbanistica, ha parlato della relazione tra istituzioni e società civile, mentre Maurizio Erbicella ha approfondito il ruolo delle istituzioni nell’era dell’intelligenza artificiale.
La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Assia La Rosa, ha evidenziato la necessità di dialogo tra le diverse realtà coinvolte nella gestione e pianificazione urbana, ribadendo l’importanza di preservare la memoria storica della città come base per costruire il futuro.