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Crisi e Rilancio: Il movimento 5 Stelle tra cambiamenti e ambizioni Future

Il Movimento 5 Stelle vive una fase di trasformazione, tra assenze significative e segnali di rilancio. L’area movimentista legata al vecchio spirito del Movimento non si presenta compatta. Figure simbolo come Beppe Grillo, Danilo Toninelli e Virginia Raggi non si fanno vedere, con Grillo che si limita a un criptico messaggio su WhatsApp («da francescani a gesuiti»). Tuttavia, la votazione su temi chiave registra una partecipazione di 54 mila iscritti su 89 mila aventi diritto, superando abbondantemente il quorum necessario.

Per Giuseppe Conte, la costituente segna un momento di successo. Gli insuccessi elettorali recenti sembrano messi da parte, e il focus si sposta sul rilancio del Movimento. Tra gli ospiti spicca Sahra Wagenknecht, leader tedesca della “sinistra conservatrice”, che interviene in collegamento, ricevendo ampi consensi. Il dialogo con Wagenknecht rappresenta un’apertura internazionale significativa, con la promessa di un incontro a Berlino. Conte, nel suo intervento, sottolinea la visione del Movimento: «La politica non è un fine ma un mezzo per cambiare la società e combattere battaglie giuste. Essere progressisti non significa restare nei salotti buoni: siamo pronti a sporcarci le mani».

Uno dei temi centrali è la regola dei due mandati, che apre la possibilità di un ritorno per figure storiche come Alfonso Bonafede e Roberto Fico, quest’ultimo considerato un possibile candidato progressista per la presidenza della Campania. Sebbene le modifiche alla regola non siano ancora definite, il cambiamento è evidente e potrebbe rivelarsi strategico per molti. Sul piano programmatico, il Movimento conferma battaglie tradizionali come la difesa della sanità pubblica nazionale, la legalizzazione della cannabis, l’abolizione del contante e l’obbligatorietà del servizio civile. Le percentuali emerse sul posizionamento politico degli iscritti indicano una prevalenza del 37% come “progressisti indipendenti”, seguiti dal 22% che si identifica come “forza progressista” e dall’11% come “forza di sinistra”. Un altro 26% non dichiara un posizionamento specifico. Il cambiamento è netto anche sul tema delle alleanze, con l’81% dei votanti che si dice favorevole, segnando una rottura rispetto al passato.

Il simbolo del Movimento non subirà modifiche immediate, ma ogni eventuale cambiamento passerà per il voto degli iscritti. Intanto, nel prossimo fine settimana, Conte sarà ospite dell’assemblea nazionale di Europa Verde a Chianciano, accanto a figure di spicco come Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Maurizio Landini e Carlo Calenda. Questo incontro rappresenterà un’importante occasione per valutare come il rinnovato Movimento 5 Stelle si posizionerà nel panorama politico e nella costruzione di un’alternativa alla destra.

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Redazione