Crisi Idrica: Schifani, “un impegno per il cambiamento in Sicilia”
Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, ha espresso in un’intervista a Radio Anch’io la sua preoccupazione per la situazione idrica che ha definito “disastrosa”. Schifani ha evidenziato l’assenza di laghetti e la mancanza di collaudo delle dighe, una condizione che non si aspettava di trovare e che richiede un’azione immediata.
Nonostante la gravità della situazione, il governatore ha sottolineato il suo desiderio di non creare polemiche con l’amministrazione precedente, preferendo concentrarsi sulle soluzioni. Ha annunciato un imminente incontro con il nuovo capo della Protezione civile per pianificare insieme le strategie di intervento.
Inoltre, Schifani, ha ribadito il suo impegno per la realizzazione dei termovalorizzatori a Palermo e Catania, progetti per i quali sono già stati stanziati i fondi necessari. Questa iniziativa fa parte di un piano più ampio per affrontare le carenze infrastrutturali che affliggono la Sicilia da decenni. Il governatore ha concluso affermando che l’obiettivo della sua amministrazione è quello di operare un cambiamento significativo nell’isola entro la fine della sua legislatura.
Il governatore siciliano, per realizzazione dei termovalorizzatori dovrà fare i conti con le organizzazioni come Legambiente Sicilia, che si sono opposte ufficialmente, sottolineando che la scelta di costruire inceneritori è contraria agli obiettivi di sviluppo sostenibile e di economia circolare. Sostengono che gli inceneritori limiterebbero la raccolta differenziata al 65%, ben al di sotto degli obiettivi europei.
Esistono norme regionali che impongono restrizioni sulla localizzazione degli impianti, come la legge che vieta la costruzione di termovalorizzatori entro un raggio di 3 km dai centri abitati. Per quanto riguarda il costo previsto per la realizzazione dei due termovalorizzatori è di circa 800 milioni di euro, una cifra significativa che richiede un’attenta gestione finanziaria e potrebbe incontrare resistenze.
Sui tempi previsti, la costruzione degli impianti, richiederà diversi anni, e ci sono preoccupazioni riguardo l’effettiva tempistica e la possibilità che i termovalorizzatori non siano pronti entro i termini previsti.