Le organizzazioni criminali si adattano rapidamente ai cambiamenti normativi e di mercato, rendendo sempre più complesso il loro contrasto. Per questo, anche la società deve rinnovarsi, investendo su educazione, lavoro e salute. È questo il messaggio lanciato da Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, durante un incontro con studenti e docenti dell’Università di Catania, nell’aula magna di Palazzo Fortuna.
Nel suo intervento, Don Ciotti ha sottolineato come i nuovi pericoli derivino dal flusso incontrollato di capitali illegali, dal gioco d’azzardo – un fenomeno che priva molte persone, inclusi adolescenti, della loro dignità e libertà – dagli eco-crimini che devastano l’ambiente e dallo sfruttamento dei lavoratori a livello globale.
“La mafia, oggi come ai tempi delle stragi, continua a minare le fondamenta dell’economia e della democrazia”, ha affermato, evidenziando la necessità di contrastare l’economia illegale per garantire una crescita equa e sostenibile. Citando Papa Francesco, ha ribadito l’urgenza di una battaglia culturale contro la corruzione, che rappresenta una minaccia concreta per il tessuto sociale.
Secondo Don Ciotti, la crisi economica non può essere affrontata solo con strategie finanziarie, poiché è prima di tutto una crisi etica e culturale, frutto di un tradimento della politica e dell’economia nei confronti del bene comune. “La vera ricchezza esiste solo se è condivisa e in grado di garantire equità e giustizia”, ha spiegato, aggiungendo che il progresso di cui la società ha bisogno è quello che ci rende più umani.
Infine, ha lanciato un appello affinché la memoria delle vittime delle mafie si traduca in un impegno concreto e quotidiano per la giustizia sociale. “Non possiamo accettare un mondo in cui le cose contano più delle persone”, ha concluso, esortando a unire forze e idee per costruire un futuro libero dalle logiche mafiose e basato sulla dignità umana.