Al Cineteatro Jolly di Palermo, esponenti del centrodestra nazionale, regionale e locale si sono riuniti per tracciare il bilancio dei primi due anni di governo Meloni e delineare la strada da seguire nei prossimi tre anni. L’incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco come il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci (in collegamento da Roma), il presidente della Regione Renato Schifani e il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, accompagnati dai coordinatori regionali del centrodestra: Giampiero Cannella e Salvo Pogliese per Fratelli d’Italia, Nino Germanà per la Lega, Marcello Caruso per Forza Italia, Massimo Dell’Utri per Noi Moderati e Decio Terrana per l’Udc.
La crescita economica e industriale di Sicilia e Italia
Il ministro Adolfo Urso ha posto l’accento sugli investimenti internazionali in Italia e, in particolare, in Sicilia, evidenziando come la regione stia diventando sempre più attrattiva per la sua affidabilità e continuità governativa. “La microelettronica nell’Etna Valley rappresenta il polo produttivo più importante del Mediterraneo,” ha dichiarato Urso.
Salvo Pogliese, ex sindaco di Catania e attuale coordinatore per Fratelli d’Italia, ha sottolineato il ruolo di Catania come hub energetico e industriale del Mediterraneo, ricordando gli investimenti chiave della STMicroelectronics e di Enel Green Power. “L’investimento complessivo di STM, per un totale di 6 miliardi di euro, è stato decisivo per la produzione di substrati in carburo di silicio,” ha ribadito Pogliese, ricordando il suo ruolo cruciale nell’attrarre tali investimenti durante la sua sindacatura.
Cohesione nella coalizione e sfide regionali
Gaetano Galvagno ha parlato della coesione all’interno del governo Meloni, sottolineando come la scelta di Siracusa per il prossimo G7 dell’Agricoltura sia una dimostrazione tangibile dell’unità e della centralità della Sicilia nelle politiche nazionali.
Nello Musumeci, intervenendo in video, ha descritto i due anni trascorsi come un periodo di “lavoro febbrile e promesse mantenute”. Ha poi illustrato il piano per affrontare la crisi idrica in Sicilia, evidenziando la nomina di un commissario per attivare dissalatori e depuratori nel Mezzogiorno. “Abbiamo stanziato 20 milioni di euro per rispondere alla carenza d’acqua e garantire ulteriori risorse,” ha aggiunto Musumeci.
Le tensioni con Schifani e l’emergenza idrica
Sul tema della gestione idrica, Schifani ha ribadito la sinergia tra il suo governo regionale e il dicastero di Musumeci, nonostante recenti divergenze emerse nei media. “Non c’è nessun battibecco con Musumeci, ma certi giornali pompano scontri che non esistono,” ha chiarito Schifani, accusando alcuni media di ignorare i successi del governo regionale a favore di pettegolezzi.
Schifani ha poi confermato la sua collaborazione con Raffaele Lombardo, sottolineando come l’incontro recente sia stato “sereno” e finalizzato a discutere questioni cruciali come la siccità. “Abbiamo tutto l’interesse a lavorare insieme,” ha concluso.
Una coalizione compatta per la Sicilia
Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia, ha elogiato l’unità della coalizione in Sicilia, sottolineando come, a differenza di altre regioni, il centrodestra nell’isola lavori insieme per costruire, non solo per “battere qualcuno”.
L’incontro di Palermo ha messo in evidenza una coalizione coesa e determinata ad affrontare le sfide future, rafforzando la propria posizione nella guida del Paese e della Sicilia nei prossimi anni.