Come riportato questa mattina dal quotidiano locale “La Sicilia”, a firma di Laura Distefano, l’inchiesta sull’incendio che ha paralizzato il traffico aereo all’aeroporto di Fontanarossa durante l’estate scorsa si è conclusa con la notifica di due avvisi di garanzia. L’incendio, che si è sviluppato il 16 luglio 2023, avrebbe avuto origine da una “multipresa per le utenze elettriche difettosa” presente nel box di un’agenzia di noleggio auto situato al Terminal Arrivi.
I due indagati per rogo colposo sono l’ingegnere Orazio Condorelli, procuratore speciale incaricato dalla SAC per il rispetto delle norme antincendio, e Federica Caravello, amministratrice unica della “Italy Rent Car”. Secondo la Procura di Catania, i due non avrebbero adottato le misure necessarie per prevenire o controllare l’incendio che si è propagato dai locali in uso all’agenzia fino al terminal arrivi, causando gravi disagi al traffico aereo.
L’indagine, coordinata dalla squadra mobile e condotta con il supporto di un consulente tecnico, l’ingegnere Bardazza di Milano, ha rilevato una serie di carenze nelle misure di sicurezza antincendio. Tra queste, la mancata predisposizione di un numero adeguato di operatori per gestire eventuali emergenze e l’utilizzo di dispositivi elettrici difettosi, tra cui una “ciabatta” elettrica che avrebbe contribuito al propagarsi del rogo.
Federica Caravello è accusata inoltre di aver omesso di fornire alla dipendente presente la “necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio”. Per lei, come riporta “La Sicilia”, c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso, in quanto avrebbe dichiarato falsamente che la dipendente avesse ricevuto la formazione richiesta.