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Innovazione a Catania: un nuovo sistema di smaltimento delle acque piovane al Tondo Gioeni

La prossima estate, Catania vedrà la sperimentazione di un sistema rivoluzionario per la gestione delle acque piovane grazie al progetto Cardimed. Il sistema, che sarà implementato presso le rotatorie del Tondo Gioeni, utilizzerà soluzioni basate sulla natura, come giardini della pioggia e pozzi perdenti, in combinazione con tecniche tradizionali. L’obiettivo principale è quello di ridurre il carico idraulico sulle infrastrutture esistenti, smaltendo parte dei deflussi provenienti da via del Bosco e viale Andrea Doria.

Il progetto nasce dall’impegno del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, in collaborazione con la società Iridra, la Direzione Ecologia e Ambiente del Comune di Catania, il Dipartimento tecnico regionale della Regione Siciliana e Svimed, il Centro Euromediterraneo per lo sviluppo sostenibile. Cardimed rientra nell’ambizioso programma di ricerca europeo “Climate Adaptation and Resilience Demonstrated in the Mediterranean Region”, un’iniziativa che coinvolge 52 partner provenienti da 13 paesi, tra cui Italia, Grecia, Spagna e Turchia, con un finanziamento di oltre 21 milioni di euro. L’obiettivo è quello di promuovere la resilienza climatica nelle regioni del Mediterraneo.

Il Nuovo Tondo Gioeni come “Demo Site”

Il rinnovato Tondo Gioeni sarà uno dei siti dimostrativi (o “Demo Site”) di Cardimed, insieme ad altre 20 località in 10 regioni diverse. I lavori, la cui conclusione è prevista per agosto 2025, saranno seguiti da una fase di monitoraggio condotta dai ricercatori del Dipartimento di Agraria (Di3A) dell’Università di Catania, sotto la guida del professor Giuseppe Cirelli, responsabile scientifico del progetto. A partire da oggi, oltre 100 delegati provenienti dai partner internazionali di Cardimed si riuniranno a Catania per il primo “annual meeting” del progetto, durante il quale si discuterà dello stato dell’arte e delle prospettive future. È prevista anche una visita al comune di Ferla, nel Siracusano, dove è stata già realizzata una parete verde, uno dei primi esempi di applicazione concreta del progetto.

Soluzioni per il Riutilizzo delle Acque Grigie

Tra le innovazioni previste dal progetto vi è un sistema all’avanguardia per la raccolta, trattamento e riutilizzo delle acque grigie dell’Istituto comprensivo Valle dell’Anapo, che fa parte del programma internazionale “Nature Based Solutions for Domestic Water Reuse in Mediterranean Countries” (Nawamed). Questo sistema purifica le acque di scarico dei lavabi scolastici, rendendole utilizzabili per i servizi igienici, riducendo il consumo di acqua potabile. L’iniziativa, che ha già ottenuto il premio Sviluppo Sostenibile 2023, trasforma l’istituto di Ferla in uno dei siti di sperimentazione più avanzati del progetto.

Sfide Ambientali e Opportunità

“Le sfide legate alla gestione integrata delle acque piovane stanno diventando sempre più centrali nelle politiche ambientali,” spiega il professor Cirelli. “L’urbanizzazione crescente ha aumentato la domanda di acqua, mentre le risorse sono sempre più scarse. Allo stesso tempo, le reti di drenaggio esistenti faticano a gestire i nuovi volumi di deflusso, aggravati dai cambiamenti climatici”.

Le soluzioni basate sulla natura (NBS – Nature Based Solutions) offrono un approccio innovativo per affrontare queste problematiche. Secondo Cirelli, è necessario considerare le acque piovane come una risorsa e non come un problema. L’adozione di queste soluzioni permette una gestione più efficace dei deflussi, con possibilità di riutilizzo per scopi come l’irrigazione, il lavaggio delle strade e la climatizzazione, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio idrologico e alla promozione della biodiversità.

Verso un Futuro Sostenibile

L’implementazione di queste strategie innovative non solo contribuirà a migliorare l’efficienza idrica, ma genererà anche numerosi benefici per le comunità locali. Attraverso una pianificazione integrata, il progetto Cardimed mira a promuovere uno sviluppo sostenibile a lungo termine, migliorando la qualità della vita e la resilienza delle aree urbane nel Mediterraneo.

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Redazione