“Le strade da seguire”: l’arte urbana di Paternò come manifesto contro la mafia
A Paternò prende vita una nuova iniziativa contro la mafia e l’illegalità attraverso il progetto di street art Le strade da seguire, promosso dalla Fondazione Federico II di Palermo e dal suo presidente Gaetano Galvagno. Questo progetto si propone di raccontare alle nuove generazioni le storie degli eroi dell’antimafia, persone che hanno lottato senza compromessi contro la criminalità organizzata. L’iniziativa si concretizza con un murale dedicato a Piersanti Mattarella, ex presidente della Regione Siciliana, assassinato il 6 gennaio 1980 per la sua integrità e per il suo impegno contro gli affari illeciti della mafia.
Il ritratto di Mattarella è ora visibile su una delle facciate delle palazzine popolari di via Massa Carrara, insieme ad altri due murales che formano un trittico simbolico. La presentazione ufficiale dei murales ha attirato l’attenzione di numerose autorità e cittadini, tra cui Bernardo Mattarella, figlio di Piersanti, il deputato nazionale Francesco Ciancitto, il sindaco di Paternò Nino Naso, il deputato regionale Giuseppe Lombardo, rappresentanti delle Forze dell’ordine e numerosi studenti delle scuole superiori locali.
L’opera è stata realizzata da tre artisti: Ligama, che ha rappresentato il volto di Piersanti Mattarella; Alberto Ruce, con il murale intitolato Legalità, raffigurante una donna bendata come simbolo di giustizia accompagnata da un falco, in omaggio alla figura di Giovanni Falcone; e Chiara Abramo, con Quale futuro lasciamo ai nostri figli, che ritrae un cuore di terra da cui germogliano ficodindia e il ficus, a simboleggiare l’albero di Falcone.
Questo progetto, che ha avuto inizio tra Paternò e Gela, è destinato a espandersi in tutta la Sicilia. “Vogliamo offrire ai giovani un’alternativa positiva ai modelli mafiosi spesso celebrati nei media – ha spiegato il presidente Galvagno – Il nostro obiettivo è dare esempi di coraggio e integrità e, al contempo, promuovere una rigenerazione culturale attraverso l’arte”.