“Sono decine gli atti di indirizzo politico approvati dal Consiglio ai quali Sindaco e Giunta non hanno ancora dato seguito. Parliamo di strumenti importantissimi che consentono ai rappresentanti dei cittadini di portare le istanze pervenute in aula e tradurle in impegni ben precisi. Rispettare le indicazioni del Senato cittadino non significa avere rispetto istituzionale e coscienza democratica, cose che il Sindaco non sta dimostrando di avere”, comincia così la nota del Movimento 5 Stelle in cui lamenta l’indifferenza dei vertici di Palazzo degli Elefanti a quanto sollevato in aula.
“È importante sottolineare – dicono i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi e Gianna Ciancio – che il problema dell’effettiva attuazione non riguarda solo le mozioni presentate da questo gruppo consiliare, ma anche altre mozioni, comprese quelle proposte da colleghi sia di maggioranza che di opposizione. Al momento, sono rimaste inevase 36 mozioni e 3 ordini del giorno. Stiamo ancora attendendo la relazione annuale, come previsto dall’art. 43 del regolamento comunale, che prevede che ‘il Sindaco riferirà, nella relazione annuale al Consiglio, in ordine all’esito delle singole mozioni approvate'”.
I grillini non ci stanno. “Abbiamo già chiesto e continueremo a chiedere – concludono – al Presidente del Consiglio, vero garante delle minoranze e del rispetto istituzionale, un intervento deciso nei confronti dell’amministrazione per difendere la dignità del lavoro dei consiglieri”.
Nel frattempo, nel caso della mozione che impegnava l’amministrazione ad appendere fuori da Palazzo degli Elefanti uno striscione per il cessate il fuoco in Palestina, i consiglieri hanno deciso di fare da sé, esponendo fuori dalla stanza del gruppo, che affaccia su piazza Università, la bandiera della Palestina e quella della pace.