Almeno per ora, le nozze tra Sidra, la società che gestisce il servizio idrico, e Catania Rete Gas, responsabile della distribuzione del metano, sembrano destinate a non celebrarsi. Nonostante la firma dell’atto notarile e l’inclusione della fusione nella delibera che prevede la creazione di una grande Holding per gestire le partecipate del Comune di Catania, il progetto rimane bloccato. La delibera, infatti, giace in attesa a Palazzo degli Elefanti, senza che il Consiglio comunale, già scettico in passato, mostri la volontà di affrontare la questione nel breve termine.
“Sia l’assessore Marletta che il sindaco Trantino ci hanno assicurato che la questione sarà riconsiderata alla luce della costituzione della Sie”, afferma Sebastiano Anastasi, presidente del senato cittadino a livesiciliacatania. Egli ricorda che “la decisione, presentata dalla precedente amministrazione sotto la guida del sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, non ha mai ottenuto un ampio consenso in Consiglio. Furono richiesti chiarimenti all’Arera e molti dubbi portarono alla presentazione di una pregiudiziale.”
Attualmente, la delibera per la riorganizzazione delle partecipate rimane in stallo, congelata nei meandri del Palazzo, in attesa di decisioni future. Con la nascita della Sie come unico gestore, l’intera struttura andrebbe rivista, come ammette Giuseppe Marletta, assessore al Bilancio del Comune di Catania. “Nel piano di razionalizzazione delle aziende partecipate del 2018 – spiega Marletta – era prevista la creazione della Holding, insieme alla fusione tra Sidra e Catania Rete Gas per una gestione più integrata, oltre alla fusione già avvenuta tra Amt e Sostare, che ha dato vita ad Amts.” La questione, quindi, rimane sospesa, con la necessità di una revisione approfondita alla luce della costituzione della Sie. Anastasi ribadisce che “la decisione sarà rivista, tenendo conto delle nuove circostanze e delle esigenze degli operatori coinvolti”.
Il matrimonio, quindi tra Sidra e Catania Rete Gas sembra destinato a restare un progetto irrealizzato, almeno per il momento, in attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti.