Durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Alessi, il sindaco di Paternò, Nino Naso, ha rivolto un accorato appello alle istituzioni e ai cittadini: “Sollecito un’ispezione prefettizia. È ora di mettere fine alle calunnie e alle menzogne. I cittadini di Paternò chiedono trasparenza e verità”. Naso ha ribadito la sua disponibilità a far controllare ogni aspetto dei suoi sette anni di mandato: “Esaminate ogni singolo atto. Non ho mai avuto alcuna tolleranza o accondiscendenza verso la mafia. Il mio operato è trasparente e sono pronto a dimostrarlo”.
Durante l’incontro, il sindaco ha ribadito che tutte le sue decisioni sono state prese in dialogo con la città e ha invitato sia i consiglieri di maggioranza che quelli di opposizione a unirsi per il bene della comunità. “Ho deciso di metterci la faccia come ho sempre fatto”, ha affermato Naso. “La libertà e la verità sono valori imprescindibili, e la verità deve prevalere, senza essere distorta da giochi politici di basso livello”.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento delicato per il sindaco, che è coinvolto nell’inchiesta “Athena”, condotta dalla Procura di Catania. L’indagine riguarda presunti legami tra politici locali e il clan mafioso Morabito, affiliato alla famiglia Laudani, e si concentra su presunte infiltrazioni mafiose nelle aste di terreni e immobili. Tra i reati contestati vi sono associazione mafiosa, corruzione e voto di scambio politico-mafioso.
Oltre al sindaco Naso, tra gli indagati figurano l’ex consigliere comunale Pietro Cirino e l’ex assessore Salvatore Comis, sospettati di aver collaborato con esponenti del clan per ottenere voti in cambio di favori, come l’assunzione di persone vicine all’organizzazione mafiosa presso una ditta di raccolta rifiuti. Nonostante la Procura avesse richiesto l’arresto degli indagati, il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta.
“Lascio che siano le istituzioni a fare chiarezza”, ha aggiunto Naso, ribadendo la sua fiducia nella Magistratura e nelle indagini in corso. “Voglio che la mia città venga liberata da ogni dubbio. Sono pronto a far controllare anche i miei conti personali. Paternò merita la verità”.
L’operazione “Athena”, avviata in aprile, ha già portato all’arresto di 17 persone e ha svelato il controllo esercitato dal clan Morabito sulle aste giudiziarie nelle province di Catania e Siracusa. In attesa della decisione del Tribunale del Riesame, il futuro politico di Naso e della sua amministrazione rimane incerto, ma il sindaco ha confermato la sua intenzione di continuare a lavorare per il bene della città.