Operazione Antimafia a Catania: Scacco ai Clan Santangelo e Mazzei
La Polizia di Stato di Catania, su delega della Procura di Catania, ha portato a termine un’operazione antimafia, dove sono stati coinvolti oltre un centinaio di agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, sotto la supervisione della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.
Sarebbero almeno 18, gli indagati, per reati gravi legati a Cosa nostra, tra cui omicidio aggravato da finalità mafiose, associazione mafiosa, e detenzione illegale di armi. L’operazione, denominata “Meteora”, ha colpito il clan Santangelo di Adrano e la frangia dei Mazzei, attiva nell’area.
L’indagine è partita dalle rivelazioni del collaboratore di giustizia Giovanni La Rosa, che nel 2019 ha raccontato dettagli sul brutale omicidio di Nicola Ciaramidaro, avvenuto ad Adrano nel 2016. Ciaramidaro fu rapito e ucciso con decapitazione come vendetta per un triplice omicidio del 2006, che aveva coinvolto membri dei clan mafiosi della zona. Tra gli indagati, secondo gli inquirenti, ci sono Gianni Santangelo, Nicolò Rosano, Antonino Bulla e Salvatore Crimi.
Nonostante i numerosi colpi inflitti dalle forze dell’ordine, il clan Santangelo resta operativo, secondo la ricostruzione, sotto la guida di Toni Ugo Scarvaglieri. Quest’ultimo avrebbe coordinato le attività criminali sul territorio, destinando i proventi al mantenimento dei detenuti affiliati e delle loro famiglie.
L’operazione “Meteora” ha incluso il sequestro di armi pesanti, come una mitraglietta vz.61 Skorpion, una pistola Beretta e un fucile automatico. Tra gli arrestati anche Cristian Lo Cicero, considerato referente dei Mazzei ad Adrano e protagonista di conflitti interni con le storiche famiglie Santangelo e Scalisi.
Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche.