Durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario al Palazzo di Giustizia di Catania, un rappresentante del Governo presente in platea avrebbe apostrofato la protesta pacifica dei magistrati del distretto con la frase: “Che vergogna, come i metalmeccanici”. Lo denuncia in una nota la giunta esecutiva sezionale dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) di Catania, definendo tali parole di carattere “tristemente classista e discriminatorio” e aggiungendo che, “se realmente pronunciate, si commenterebbero da sole”.
L’ANM di Catania ha ribadito con forza che non ci sarà mai alcun imbarazzo nel difendere l’assetto democratico sancito dalla Costituzione, definita “il testamento morale dei tanti italiani che hanno sacrificato la loro vita per la democrazia”. Durante l’intervento, il presidente della Giunta ha ricordato quanto sia cruciale tutelare i rapporti tra i poteri dello Stato così come stabiliti dalla Carta Costituzionale.
Nella nota, la giunta esecutiva dell’ANM ha voluto ringraziare pubblicamente i magistrati e i cittadini che hanno partecipato alla protesta organizzata nel corso della cerimonia, sottolineando la “saggezza e la lungimiranza” delle parole pronunciate dal presidente della Corte d’Appello e dal procuratore generale. Questi interventi, si legge nella nota, ricordano quanto sia importante non tacere di fronte a riforme che potrebbero mettere a rischio il sistema democratico.
“Un sentito grazie, dunque, a tutti coloro che hanno voluto testimoniare l’importanza di questi valori, qui a Catania come in tutti gli altri distretti giudiziari d’Italia”, conclude la nota dell’ANM.