Un lungo confronto che si è concluso con un nulla di fatto. Le forze di centrodestra in Sicilia si sono riunite di nuovo per discutere la suddivisione delle candidature per le prossime elezioni provinciali, questa volta alla presenza del commissario di Fratelli d’Italia, Luca Sbardella. La riunione è iniziata nel primo pomeriggio e ha visto la partecipazione di esponenti di tutti i principali partiti: per la Lega era presente Luca Sammartino, per Fratelli d’Italia Giorgio Assenza e lo stesso Sbardella, per Noi Moderati Marianna Caronia e Massimo Dell’Utri, per l’Mpa Raffaele Lombardo e Fabio Mancuso, per la Democrazia Cristiana Totò Cuffaro e Carmelo Pace, e per Forza Italia Marcello Caruso e Stefano Pellegrino. Per Sbardella è stato un vero e proprio battesimo politico nella complessa realtà siciliana.

Durante l’incontro, ogni partito ha avanzato le proprie richieste sulle singole province. Fratelli d’Italia ha puntato a sorpresa su Agrigento, ma ha mostrato interesse anche per Ragusa o Siracusa. Forza Italia ha insistito su Caltanissetta, nonostante l’interesse manifestato anche dalla Lega per la stessa provincia. Noi Moderati ha indicato Siracusa come priorità, mentre la Democrazia Cristiana ha espresso una preferenza per Agrigento, ma senza grande convinzione. L’Mpa è apparso più flessibile, pronto a valutare soluzioni alternative in cambio di compensazioni. Enna e Trapani, invece, non sono state apertamente rivendicate da nessuno, anche se sono emerse ipotesi sui possibili candidati.

Il momento chiave dell’incontro è stato quando Totò Cuffaro ha sottolineato che tutti i presenti conoscono già chi sono i candidati in campo nelle varie province. A Siracusa, ad esempio, il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, vicino agli autonomisti, potrebbe essere la figura di riferimento. A Ragusa, invece, si fa il nome del sindaco di Acate, Giovanni Fidone, sostenuto dalla Dc, mentre Giorgio Assenza di Fratelli d’Italia spinge per la candidatura della sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari, il cui nome però non trova il consenso di tutto il partito a causa di alcune scelte elettorali alle ultime europee. A Enna, gli autonomisti vedono con favore il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, mentre Fratelli d’Italia vorrebbe puntare sul primo cittadino di Piazza Armerina, Nino Cammarata. La situazione è particolarmente delicata a Caltanissetta, dove Forza Italia sostiene Walter Tesauro, mentre la Lega e le altre forze politiche fanno quadrato attorno al sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, considerato un nome forte da Sammartino.

Su molte di queste candidature pesa l’incognita di una possibile modifica normativa che potrebbe consentire ai sindaci in carica da meno di 18 mesi di candidarsi. Il centrodestra punta a ottenere l’approvazione di questo emendamento all’Ars per ampliare il ventaglio delle candidature. Un altro punto di discussione riguarda la raccolta firme per presentare le liste elettorali, che al momento possono essere sottoscritte solo dagli amministratori locali. Il centrodestra sta valutando la possibilità di estendere questa facoltà anche ai candidati stessi.

Il clima politico si è surriscaldato in particolare a Caltanissetta, dove si sono registrate forti tensioni. Proprio nel capoluogo nisseno, mentre l’Ars approvava in commissione la norma che introduce l’obbligo del 40% di presenza femminile nelle giunte comunali, il centrodestra è andato in frantumi nella scelta del candidato alla presidenza del libero consorzio. Alla fine ha prevalso una mozione presentata dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e dalle liste civiche, che impegna il Comune a concedere la cittadinanza onoraria ai migranti che abbiano completato almeno un ciclo scolastico di cinque anni. Questa misura è stata interpretata da molti come una sorta di “Ius Scholae” a livello locale, un tema che a livello nazionale si era arenato tra le priorità della maggioranza di governo.

Le divergenze restano profonde e il centrodestra ha deciso di aggiornare la discussione a lunedì prossimo, nella speranza di riuscire finalmente a trovare un accordo sulle candidature e sulla gestione della competizione elettorale nelle province siciliane.