Alla Regione Siciliana, le emergenze hanno preso il sopravvento sull’ordinaria amministrazione. I dirigenti denunciano una situazione critica, dove si corre solo per tamponare le crisi quotidiane, mentre l’attività ordinaria è abbandonata. Le pratiche si accumulano e le 1.755 scrivanie vuote rappresentano un segno tangibile di un’amministrazione che fatica a funzionare. Nonostante il rinnovo del contratto dei dipendenti, arrivato dopo nove mesi di trattative, i sindacati chiedono di andare oltre, sollecitando la contrattazione per il biennio 2022/2024 e soprattutto l’avvio dei concorsi per rafforzare la macchina amministrativa.
Nel 2024 sono già stati assunti 98 funzionari e 380 istruttori per i centri per l’impiego, ma le assunzioni non si fermano qui. Entro fine anno, sono previsti 136 nuovi funzionari e 99 istruttori, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità degli uffici. Il bilancio consolidato, che sbloccherà ulteriori risorse, consentirà di scorrere le graduatorie esistenti e di procedere con nuove assunzioni già nei prossimi mesi.
Il contratto firmato ha portato a un incremento salariale significativo per i dipendenti, ma ora l’obiettivo è risolvere il problema della carenza di personale, rispondendo concretamente alle esigenze dei cittadini siciliani.