Il sistema sanitario italiano ha superato le difficoltà della pandemia, con un miglioramento visibile nell’assistenza ai pazienti che sta riducendo il divario storico tra Nord e Sud. Calabria e Sicilia, regioni spesso classificate come le meno performanti, stanno facendo notevoli passi avanti in termini di qualità e tempestività dei servizi. Lo ha dichiarato Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas, durante la presentazione dei risultati del Programma nazionale Esiti.
Tra le 14 migliori strutture sanitarie italiane per gli interventi di frattura del femore in pazienti oltre i 65 anni, l’unica nel Sud Italia è la casa di cura Orestano a Palermo. Inoltre, tre ospedali siciliani — il San Giovanni di Dio di Agrigento, il Trigona di Noto e il Guzzardi di Vittoria — hanno garantito una prestazione tempestiva in tre anni consecutivi per almeno il 75% dei pazienti, completando l’intervento entro 48 ore dall’arrivo in ospedale.
Anche per l’angioplastica coronarica, che deve essere eseguita entro 90 minuti dall’arrivo per garantire un esito positivo, la Sicilia si distingue: cinque strutture, tra cui il San Giovanni di Dio di Agrigento e il Civico di Palermo, hanno registrato valori positivi negli ultimi tre anni, raggiungendo almeno il 60% dei pazienti entro il tempo previsto.
«I risultati raggiunti testimoniano l’impegno della Regione nel migliorare l’assistenza sanitaria e colmare il divario con altre aree del Paese», ha affermato il presidente della Regione, Renato Schifani, esprimendo soddisfazione per i traguardi ottenuti dal sistema sanitario siciliano.