L’atmosfera di speranza al quartier generale di Kamala Harris si è raffreddata improvvisamente quando è arrivata la notizia: Donald Trump ha vinto in North Carolina, uno degli Stati cruciali per la corsa alla Casa Bianca. La folla di sostenitori di Harris, prima euforica, è diventata silenziosa. Molti hanno iniziato a controllare ansiosamente i telefoni per aggiornamenti e alcuni, scoraggiati, hanno cominciato a lasciare il luogo. La CNN aveva appena annunciato la vittoria di Trump, e i sostenitori di Harris hanno reagito con sospiri di delusione, mentre le televisioni sono state spente e il DJ ha messo “California Love” di 2Pac – una scelta fuori luogo per l’umore della serata.
La situazione si è complicata ulteriormente con la notizia che i Repubblicani hanno preso la maggioranza al Senato, per la prima volta in quattro anni. Tra le vittorie decisive per il GOP ci sono quelle di Ted Cruz in Texas e di Deb Fischer in Nebraska, che hanno permesso al partito di assicurarsi il controllo. Anche in Ohio i democratici hanno subito una pesante sconfitta, con il senatore Sherrod Brown battuto dal repubblicano Bernie Moreno.
Nel frattempo, il risultato presidenziale resta in bilico. A Dixville Notch, un piccolo villaggio del New Hampshire noto per essere il primo a riportare i risultati delle elezioni, c’è stato un inaspettato pareggio tra Harris e Trump. Il New York Times osserva che questo potrebbe essere un’anticipazione di quanto avverrà a livello nazionale: la sfida potrebbe essere così serrata che saranno necessari giorni prima di avere un vincitore definitivo.
Non sono mancati problemi tecnici durante la giornata elettorale, dovuti a condizioni meteo avverse e piccoli errori logistici, ma la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency ha rassicurato che si è trattato di “eventi di routine”. Tuttavia, l’FBI ha segnalato anche tentativi di interferenza russa: falsi video diffusi online incitavano gli americani a “votare da remoto” per presunti rischi terroristici ai seggi e diffondevano notizie inventate sul voto dei detenuti in alcune prigioni. L’FBI ha subito smentito questi video, ribadendo l’impegno a garantire l’integrità delle elezioni.
Mentre gli americani attendono il risultato, anche in Russia l’attenzione è alta. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha fatto dichiarazioni sarcastiche, augurando agli Stati Uniti di superare la loro “crisi democratica”. Nonostante l’apparente disinteresse, Mosca è consapevole dell’impatto che l’elezione di uno dei due candidati potrebbe avere, soprattutto in relazione al conflitto in Ucraina. In passato, Putin aveva descritto Biden come “più prevedibile”, ma recentemente ha mostrato un’apertura verso Trump, che ha promesso di risolvere rapidamente la questione ucraina.
Il Cremlino, da parte sua, ribadisce di essere aperto al dialogo con chiunque vinca, a condizione che la Russia sia trattata con rispetto e su un piano di parità. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha dichiarato che Mosca è disposta a collaborare con Washington, ma solo se gli Stati Uniti riconosceranno gli interessi russi e si mostreranno aperti a un confronto basato sulla reciprocità.