Una Delibera tra Sogni e Critiche: il Consiglio Comunale si espone sul piano regolatore portuale

«È solo un libro dei sogni: possiamo proporre spa, aree relax per ciclisti e piantare diecimila alberi… tanto il nostro è soltanto un parere». L’opposizione (con Graziano Bonaccorsi del Movimento 5 Stelle e Damien Bonaccorsi del Pd in prima linea) sintetizza così l’iter di una delibera che esprime un semplice “parere” sul Piano Regolatore del porto, consapevole che l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale non sia obbligata a recepirlo.

Tuttavia, Palazzo degli Elefanti ha deciso di segnare un punto esprimendo comunque la propria opinione. Con 23 voti a favore, 2 contrari e un astenuto (Sebastiano Anastasi dell’Mpa) su 26 presenti, il Consiglio ha approvato il parere sul Piano Regolatore Portuale, comprensivo delle indicazioni della direzione Urbanistica volte a limitare le volumetrie e della ventina di emendamenti presentati fino a poche ore prima della seduta.

Le assenze più evidenti sono quelle del Movimento per l’Autonomia, che pure si era mostrato molto critico sui temi portuali; mancavano il capogruppo Orazio Grasso, la consigliera Serena Spoto (tra i più attenti sull’argomento), così come Angelo Scuderi e Daniela Rotella, tutti impegnati per motivi personali, familiari o di lavoro. L’unico presente del Mpa, il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi, è rimasto in aula a gestire i numerosi passaggi procedurali di un dibattito piuttosto complesso.

Nel frattempo, il vicesindaco Paolo La Greca ha cercato di allentare la tensione ribadendo che ogni progetto dovrà essere valutato singolarmente, poiché ogni intervento (dal lido sotto la stazione alla rinaturalizzazione del torrente Acquicella) richiederà autorizzazioni e diversi pareri prima di tradursi in realtà. Dopo quattro ore di discussione, gli striscioni “Stop cemento” e momenti di nervosismo tra maggioranza e opposizione, la delibera è passata, insieme agli emendamenti che tutelano la balneazione alla scogliera d’Armisi, promuovono la naturalizzazione del torrente Acquicella, consentono la costruzione in altezza soltanto per edifici pubblici inalienabili e limitano i nuovi centri commerciali nel porto per evitare lo svuotamento del centro storico, lasciando comunque la possibilità di realizzare parcheggi su più livelli.

La maggioranza (Fratelli d’Italia, sindaco Trantino, Lega e Forza Italia) ha proceduto compatta, sostenendo gli emendamenti con l’appoggio dei propri numeri. Il sindaco Enrico Trantino, che aveva espresso impazienza per i ritardi causati dalle resistenze interne, era presente in aula e ha potuto accogliere con sollievo il via libera a un Piano da lui fortemente voluto. Il Consiglio comunale ha così espresso il proprio parere, pur essendo consapevole che l’ultima parola spetterà all’Autorità portuale.