Castelvetrano divisa tra “Iddu” e Joker: la sfida del cinema dopo Messina Denaro
A Castelvetrano, la città natale dell’ex superlatitante Matteo Messina Denaro, il film “Iddu” – che racconta la storia del boss – è stato proiettato al Teatro Selinus su iniziativa del Comune. Curiosamente, però, l’unico cinema cittadino ha rifiutato di proiettare il film, scegliendo invece di tappezzare la città con manifesti di “Joker”, lo stesso volto che Messina Denaro teneva in casa.
La sala cinematografica è gestita dal figlio di Antonino Vaccarino, l’ex sindaco controverso e in contatto con i servizi segreti, a cui si sono ispirati i registi del film. Nonostante la scelta del cinema di proiettare un documentario su Falcone e Borsellino in alternativa a “Iddu”, il sindaco Giovanni Lentini ha deciso di organizzare tre proiezioni nel teatro cittadino. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, riempiendo la sala per tutti gli spettacoli.
Durante la proiezione, molti spettatori hanno commentato come il film offra una visione diversa da quella conosciuta di Messina Denaro, che si diceva fosse solito girare indisturbato per Palermo. Il film ricostruisce la vita del boss, soprattutto il suo ruolo nel gestire una vasta rete di complici, alcuni dei quali sono ancora in libertà. Tra i presenti in sala, la coraggiosa imprenditrice Elena Ferraro ha ricordato che la mafia non è scomparsa con l’arresto di Messina Denaro: “Molti dei suoi complici sono ancora in libertà”.
La proiezione del film ha riacceso la discussione sulla complessa eredità lasciata dal boss nella sua città. Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia, ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia, avvertendo che la mafia di Messina Denaro potrebbe tentare di riorganizzarsi.
Mentre Castelvetrano si impegna a distanziarsi dal passato criminale, la proiezione di “Iddu” ha rappresentato un momento simbolico di riflessione e presa di coscienza, anche se il dibattito rimane aperto: la città potrà davvero liberarsi completamente dal peso di un passato mafioso che continua a influenzare la vita quotidiana? Il sindaco Lentini, pur fiducioso nella rinascita della città, si concentra su altre sfide, come l’integrazione degli immigrati, ma la domanda rimane: il clan Messina Denaro potrà mai davvero essere solo un ricordo?