La furia dell’Etna non si placa, e il suo ultimo evento parossistico ha lasciato dietro di sé una scia di sabbia vulcanica che ha avvolto il territorio esteso da Giarre fino a Catania, con un impatto particolarmente grave su Aci Sant’Antonio. Questo fenomeno, soprannominato ‘pioggia nera’, si è verificato a pochi giorni di distanza dall’ultima significativa caduta di cenere, aggravando la situazione.
Di fronte a questa emergenza, il sindaco Quintino Rocca sindaco di Aci Sant’Antonio eleva la sua voce per richiedere un intervento immediato da parte dello Stato e della Regione. Le ripercussioni di questi eventi sono tangibili e pesanti: “danni economici” che gravano sugli operatori commerciali, sulle attività agricole e sul settore turistico. Si tratta di una spesa insostenibile che minaccia di squilibrare i già precari bilanci dei Comuni.
Ma non è solo una questione economica; è anche un “problema di salute pubblica” che tocca ogni cittadino. Rocca sottolinea la gravità della situazione, definendola una vera e propria calamità che necessita di essere affrontata con la serietà e l’urgenza che merita. “La Regione e lo Stato centrale battano un colpo!” è l’appello disperato del sindaco, che chiede risposte e azioni concrete per fronteggiare le conseguenze di questi ripetuti eventi naturali.