Fondi per le sagre e feste di paese: polemiche e dubbi sui criteri di assegnazione

Quasi due milioni di euro per sostenere le feste di paese, ma con tagli significativi per eventi importanti. È il caso della Sagra del Pistacchio di Bronte, che ha visto ridursi il contributo annuale da 35.000 a soli 5.000 euro. Il sindaco Pino Firrarello, deluso, esprime il suo disappunto: “Preferiscono manifestazioni senza persone”, dichiarando che il contributo è stato ridotto all’ultimo minuto, costringendo il Comune ad accettare pur di coprire le spese già sostenute.

Bronte, famosa per il suo pistacchio verde a marchio DOP, conta su questa sagra per promuovere il territorio e il suo patrimonio agricolo. Firrarello, 85 anni, ha ospitato la manifestazione, che si è tenuta nei giorni coincidenti con l’evento di Fratelli d’Italia a Brucoli. Adesso, però, il sindaco accusa il sistema di assegnazione dei fondi per eventi locali, lamentando una gestione iniqua e poco trasparente dei contributi da parte dell’assessorato all’Agricoltura.

Firrarello denuncia: “Da Palermo mi avevano assicurato che i fondi sarebbero arrivati. Mi hanno persino suggerito di andare lì a discuterne, ma non devo chiedere l’elemosina. Bronte ha un’area artigianale con oltre duemila lavoratori nel settore del pistacchio e della lavorazione del legno. Intanto vedo contributi da centomila euro per manifestazioni di cui mi chiedo quanta gente partecipi realmente”.

Le perplessità non sono solo del sindaco di Bronte. La Procura della Corte dei Conti di Palermo e quella di Siracusa stanno indagando sulle modalità di assegnazione e sulla reale efficacia delle manifestazioni finanziate per la promozione territoriale. Nella recente manovra estiva, oltre ai fondi per cultura e turismo, sono stati stanziati 1,7 milioni di euro per “contributi straordinari per la valorizzazione dell’agricoltura e della zootecnia”, inclusi 78.400 euro per un evento fieristico a Mussomeli e 225.400 euro al Comune di Francofonte per promuovere i prodotti agroalimentari locali.

I criteri di assegnazione dei fondi rimangono poco chiari per molti amministratori locali. “L’assessorato ha istituito una commissione per valutare i progetti, ma non conosciamo i criteri adottati”, afferma Firrarello. Anche altri sindaci si sono detti insoddisfatti, come quelli di Santo Stefano di Quisquina, Ciminna, Montedoro, Riesi e Caltanissetta, che hanno ricevuto 49.000 euro ciascuno per vari progetti agricoli.

Il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, ha sollevato la questione con il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, chiedendo una revisione del sistema di assegnazione dei fondi, con criteri più equi e bandi pubblici a cui tutte le amministrazioni possano partecipare. “Non si può continuare a favorire la logica dell’amichettismo”, afferma Amenta, richiamando la necessità di promuovere l’intero territorio regionale con criteri trasparenti e obiettivi.