Aperturesotto

Francesco Tanasi (Codacons) lancia il movimento “Diritto alla Cura”

La salute non dovrebbe mai essere un lusso, né un privilegio di chi può permettersi di pagare cure private. Eppure, per migliaia di cittadini, il diritto alla cura si è trasformato in un miraggio a causa delle interminabili liste d’attesa del Servizio Sanitario Nazionale. Tra visite specialistiche fissate a distanza di anni, esami diagnostici rinviati di mesi e interventi chirurgici posticipati oltre ogni limite accettabile, chi non dispone di risorse economiche adeguate si ritrova spesso costretto a soffrire o a rinunciare alle cure nei casi più gravi.

In questo contesto di emergenza, Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale del CODACONS, ha deciso di agire concretamente, dando vita al Movimento “Diritto alla Cura”. L’iniziativa nasce per sostenere chi è dimenticato dal sistema e denunciare le profonde ingiustizie di un’organizzazione sanitaria che penalizza i più deboli, nonché per riaffermare con forza il principio costituzionale secondo cui la salute è un diritto fondamentale di tutti.

«Oggi chi ha bisogno di cure deve affrontare un bivio drammatico – spiega Tanasi –: attendere anni, correndo il rischio che non ci sia più tempo, oppure pagare cifre esorbitanti per farsi curare privatamente. È un’ingiustizia inaccettabile che colpisce il cuore dei principi fondamentali della nostra democrazia e della nostra società. Non possiamo più permetterci di restare in silenzio».

Il Movimento “Diritto alla Cura” lancia un monito chiaro: non si può accettare che la sanità pubblica rimanga paralizzata da inefficienza e burocrazia, mentre i bisogni di salute dei cittadini passano in secondo piano.

«Ogni giorno riceviamo segnalazioni di persone costrette a rinunciare alle cure perché non possono sostenerne i costi, o perché il sistema sanitario le ha abbandonate – sottolinea Tanasi –. È un fallimento dello Stato e della politica. È ora di alzare la voce e chiedere soluzioni concrete, perché nessuno deve essere lasciato indietro».

L’appello si rivolge a tutti: cittadini, professionisti, medici, giuristi, accademici e istituzioni. Quella per il diritto alla salute è una battaglia che riguarda l’intera società, non soltanto la sfera sanitaria, ma anche la giustizia e la civiltà.

Chiunque desideri far sentire la propria voce o segnalare situazioni di liste d’attesa insostenibili può contattare il CODACONS via email all’indirizzo sportellocodacons@gmail.com, oppure inviare un messaggio WhatsApp al numero 3715201706.

Share
Published by
Redazione