Giovanni Naccarato, dirigente del comune di Tremestieri Etneo, è tornato in libertà dopo essere stato ai domiciliari dallo scorso aprile. Naccarato era stato arrestato nel contesto dell’operazione Pandora, che ha portato alla luce presunte ombre e casi di corruzione all’interno dell’amministrazione politica dell’hinterland etneo. L’inchiesta aveva generato un terremoto politico, coinvolgendo anche la Regione Siciliana e portando alle dimissioni dell’ex sindaco Santi Rando, anch’egli recentemente scarcerato.
Per quanto riguarda Naccarato, la misura cautelare è stata revocata dal Tribunale del Riesame, presieduto da Gabriella Larato, su richiesta dell’avvocato difensore Serena Cantale. La Cassazione aveva infatti rinviato gli atti ad un’altra sezione del Tribunale della Libertà, incaricata di riesaminare la sussistenza delle esigenze cautelari, che sarebbero risultate decadute.
Naccarato ha scelto di procedere con il giudizio abbreviato, come ha fatto anche l’ex sindaco Rando. La prossima udienza è fissata per il 25 novembre davanti al giudice per l’udienza preliminare (gup).
Il processo principale, invece, inizierà nella prossima primavera e coinvolgerà un totale di 12 imputati, tra cui Sammartino, accusato di due episodi di corruzione. Una delle accuse riguarda un presunto accordo con un carabiniere per effettuare delle bonifiche presso la sua segreteria politica in via Gabriele D’Annunzio a Catania.