Il Plenum del Csm, riunito oggi a Roma, non si è occupato del caso relativo a Rosanna Natoli, componente della sezione disciplinare del Csm in quota Fratelli d’Italia, dopo che nei giorni scorsi una registrazione ha fatto emergere un suo incontro con una magistrata condannata in primo grado che le chiedeva aiuto per il suo procedimento disciplinare in corso. Secondo quanto riferito da alcuni quotidiani, la consigliera laica al momento non si è dimessa, come era invece stato ventilato alcuni giorni fa.

Secondo il Foglio, convocata dal comitato di presidenza del Csm, Natoli avrebbe respinto l’invito a dimettersi che sarebbe arrivato dal capo dello Stato, che preside il Consiglio Superiore della Magistratura. Un chiarimento sulla posizione di Natoli, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo dei Marescialli, potrebbe non arrivare prima della ripresa dei lavori del Csm a settembre, a causa della sospensione estiva dei lavori.

Sulla vicenda ieri, in occasione della cerimonia del Ventaglio, il presidente del Senato Ignazio La Russa, rispondendo a chi gli domandava se avesse parlato con la consigliera Natoli, aveva detto che non averla sentita ‘in questi giorni’. ‘Non do consigli, così come lei non ne chiede a me io non ne chiedo a lei’, aveva aggiunto La Russa. Sulla vicenda è intervenuta anche la Giunta esecutiva dell’Anm di Catania auspicando che ‘gli organi di tutela dell’indipendenza della magistratura – quest’ultima peraltro sempre più toccata da progetti di riforma tesi a indebolirne le prerogative, l’efficienza e il ruolo di garanzia – adottino opportune e immediate decisioni conseguenziali ai fatti segnalati, con rigore e senso delle istituzioni’.