Indagine sull’ASP di Messina: chiesta l’Archiviazione per Razza, Calderone e Alagna

La Procura ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’archiviazione delle accuse rivolte all’ex assessore alla Salute Ruggero Razza, al deputato Tommaso Calderone e all’ex commissario straordinario dell’ASP di Messina, Bernardo Alagna. Secondo la Procura, dopo un lungo iter di indagini, non sono emersi elementi sufficienti per sostenere una ragionevole previsione di condanna.

L’inchiesta, che aveva preso il via nel 2021, verteva sulle presunte pressioni politiche relative alla nomina del commissario straordinario dell’ASP di Messina. Razza, Calderone e Alagna erano stati accusati di abuso d’ufficio e corruzione, ma le verifiche effettuate dalla magistratura hanno escluso la presenza di condotte penalmente rilevanti.

In particolare, le indagini si erano concentrate sulla nomina di Domenico Sindoni a direttore sanitario e su altre posizioni apicali all’interno dell’ente sanitario. Tuttavia, la Procura ha ritenuto che le segnalazioni e i suggerimenti politici ricevuti non configurassero pressioni indebite, né tantomeno un accordo corruttivo.

Il caso aveva attirato grande attenzione mediatica, con il coinvolgimento di figure di spicco della politica regionale. Razza e Calderone, più volte sentiti in Procura, avevano chiarito la loro posizione, fornendo memorie difensive ritenute convincenti dagli inquirenti. Anche Alagna, assistito dai suoi legali, aveva sostenuto che non vi fossero stati atti illegittimi nella sua gestione dell’ASP.

La richiesta di archiviazione rappresenta una conclusione clamorosa per un’inchiesta durata oltre due anni, che aveva sollevato interrogativi sulla gestione della sanità siciliana. Adesso, l’ultima parola spetta al giudice, che dovrà decidere se accogliere la richiesta della Procura.